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Questo articolo è stato pubblicato il 16 novembre 2010 alle ore 17:30.
È una guida a portata di mano, accessibile anche dagli smartphone. Ma a scriverla sono le persone che cercano informazioni con Google. Hotpot è una bacheca dove trovare consigli su ristoranti, negozi, hotel, teatri all'interno di una precisa area geografica. Gli utenti che partecipano al progetto, per esempio, possono votare un bar in modo immediato cliccando sulle stellette, oppure leggere le recensioni su un ristorante scritte da altri. In questo modo, l'attività della community online si affianca al motore di ricerca Google. E abilita la "social search" sul territorio: sono le persone a consigliarsi i luoghi più interessanti.
Nel tempo assemblano opere paragonabili a guide turistiche e manuali per trovare attività commerciali in una città o un paese. Hotpot riunisce alcuni progetti lanciati da Google. Utilizza l'enciclopedia dei luoghi, Page Places: 50 milioni di pagine web descrivono posti e sono associate a una cartina digitale. Si tratta di informazioni che diventano accessibili in tempo reale attraverso il display di uno smartphone o dal web.
Mappe. Recensioni. Enciclopedie dei luoghi. Piccole e medie imprese locali. Il prossimo passo per Google è il collegamento con una piattaforma per semplificare i pagamenti elettronici. Come i cellulari che utilizzano il sistema operativo Android. Che mirano ad affiancarsi alle carte di credito attraverso l'integrazione delle tecnologie nfc ("near field communication"): abilitano microtransazioni economiche avvicinando lo smartphone a un dispositivo wireless. Eric Schmidt, amministratore delegato di Google, in una recente conferenza in California ha dichiarato che nelle prossime settimane Android (nella distribuzione Gingerbread) consente di utilizzare sistemi nfc. E facilita la collaborazione con sviluppatori software per costruire applicazioni. È una mossa che apre opportunità per piccole e medie imprese.
Ma altri seguono un percorso simile a "Big G". Facebook permette ai suoi iscritti di segnalare dove sono attraverso un messaggio inviato ai propri contatti nel social network. In questo modo elabora nel tempo una sorta di mappa dei luoghi più frequentati da un gruppo di amici o conoscenti, arricchita da recensioni e suggerimenti. Ed è il punto di partenza per aprire una finestra sulle attività commerciali in un'area. Per esempio, una persona segnala con un avviso attraverso Facebook il suo ingresso in un negozio che ha una pagina nella rete sociale online: in cambio, riceve uno sconto. È una strada aperta da un altro social network, Foursquare, capace di diffondere in meno di due anni i "check-in".