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Questo articolo è stato pubblicato il 25 novembre 2010 alle ore 06:47.
:Al Cern di Ginevra l'esperimento Alpha ha prodotto per la prima volta 38 atomi di antimateria intrappolati in un campo magnetico a bassissima temperatura. Si tratta di antiatomi dell'elemento più semplice, l'idrogeno, formati da un antiprotone e un positrone, antiparticelle di protone ed elettrone di cui è composta la materia ordinaria. Alpha è lo sviluppo naturale di una ricerca iniziata nel 1995 per riprodurre in laboratorio l'antimateria e spiegare l'asimmetria del nostro universo. Se infatti al momento del Big Bang – circa 14 miliardi di anni fa – materia e antimateria erano presumibilmente in uguale quantità, l'asimmetria in favore della materia è ancora un mistero. Le ipotesi sull'esistenza dell'antimateria risalgono molto più indietro nel tempo e hanno coinvolto due importanti fisici italiani: Giuseppe Occhialini, che insieme a Blackett già nel 1932 si era occupato di ricerche sull'anti-idrogeno, ed Emilio Segrè che, per la scoperta dell'antiprotone, vinse il Nobel nel 1959. Perché sulla Terra e nel sistema solare è la materia a essere preponderante? È immaginabile un altro universo, un altro sistema solare speculare al nostro fatto di antimateria, di elettroni positivi e protoni negativi? Questo l'interrogativo dei ricercatori di Alpha. Ma c'è di più. Proprio accanto alla postazione Alpha un gruppo di fisici sta lavorando all'esperimento Asacusa, capace non solo di produrre antimateria con una sistema diverso detto "trappola a cuspide" (anticamera di un futuro raggio laser di antimateria), ma va oltre, e si propone di studiare se la simmetria apparentemente perfetta tra materia e antimateria continua. «Lo scopo – afferma Evandro Lodi Rizzini dell'Infn di Brescia, responsabile della parte italiana della collaborazione Asacusa – è capire se gli antiatomi reagiscono in modo diverso dagli atomi ordinari». Per questo gli antiatomi di idrogeno intrappolati verranno eccitati bombardandoli per qualche decimillesimo di secondo con un fascio di microonde. In questo modo si riuscirà a osservare se la frequenza della radiazione successivamente emessa dagli atomi di antimateria è uguale oppure no a quella emessa, e quindi se la simmetria è o meno conservata. La creazione e la cattura dell'antimateria potrebbe aprire straordinarie prospettive nel campo dell'energia: secondo le ipotesi degli scienziati, con un grammo di antimateria si potrebbe alimentare un'auto per circa 100mila anni.