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Questo articolo è stato pubblicato il 30 novembre 2010 alle ore 06:41.
FIRENZE
Iniziano domani le trasmissioni di Radio Sportiva, prima emittente nazionale interamente dedicata allo sport, in particolare al calcio. Oltre alle frequenze terrestri, sarà ricevibile via satellite e in streaming. È già prevista anche l'applicazione per l'iPhone, che diventerà operativa nel breve periodo.
Internet e le più moderne tecnologie di comunicazione, dunque, porteranno la cronaca e gli approfondimenti sportivi sulle radio, sui computer e sui telefonini di nuova generazione. A lanciare il progetto è il gruppo editoriale Media Hit dell'imprenditore pisano Loriano Bessi, che già controlla un network radiofonico molto ramificato (Gamma Radio, Radio Fantastica, Radio Reporter, Radio Blu Toscana, Radio Cuore), con una copertura di circa il 70% del paese e complessivamente 1,3 milioni di ascoltatori giornalieri, di cui 500mila nella sola regione Lombardia.
Radio Sportiva ha sede a Prato, dove sono anche gli studi di Radio Blu (ma la prospettiva è di spostarsi presto a Firenze), dispone di una redazione di 12 giovani giornalisti (età media intorno ai 30 anni) e 28 corrispondenti, guidati dal direttore David Guetta, 50 anni, voce storica delle dirette sulla Fiorentina a Radio Blu, e coordinati da Fabio Russo. Il palinsesto prevede 16 ore di diretta quotidiana, dalle 8 alle 24, con rassegna stampa dei principali quotidiani, voci e contributi dalle sedi delle varie squadre di calcio (serie A, B, Lega Pro, più i campionati esteri), approfondimenti e rubriche, con un occhio di riguardo agli eventi in diretta che saranno seguiti secondo lo schema della storica trasmissione "Tutto il calcio minuto per minuto".
«Il progetto - spiega Guetta - prende spunto dalla considerazione che tre delle principali squadre di calcio italiane, e cioè Inter, Milan e Juventus, non hanno emittenti radio dedicate, come invece accade per Roma, Lazio, Fiorentina e Napoli. Poi ci sono le società minori, con un loro seguito importante».
«In buona sostanza – aggiunge – pensiamo che ci sia una forte domanda non coperta, quasi due terzi del totale, che possiamo soddisfare con una prodotto giornalistico puntuale e ben distribuito, sulla base del know how e dell'esperienza che già abbiamo in questo campo».