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Questo articolo è stato pubblicato il 09 dicembre 2010 alle ore 06:51.
COFONDATORE DI FB, Chris Hughes
HA IDEATO JUMO, RETE SOCIALE CHE RIUNISCE 3.500 ASSOCIAZIONI NON PROFIT Sei anni fa Chris Hughes era un allievo dell'Università di Harvard. Condivideva la stanza con il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, e partecipava ai primi passi del social network: gli amici lo chiamavano "the empath" per la capacità di capire come coinvolgere le persone nelle iniziative online. Ma Hughes cambia strada all'inizio del 2007: all'età di 24 anni aiuta lo staff di Barack Obama durante la campagna per le primarie nel Partito democratico e, in seguito, con le elezioni presidenziali. Coordina le attività nel social network BarackObama.com e contribuisce al primo grande progetto di «crowdfunding», il finanziamento di iniziative abilitato dalle reti sociali su internet: attraverso microversamenti online vengono raccolti 397 milioni di dollari, secondo le stime del Campaign Finance Institute. Hughes, però, non è ancora soddisfatto. Ha un sogno. Parte per l'Africa, dove entra in contatto con le associazioni non profit locali. In Nigeria impara una parola, «Jumo»: in lingua Youruba significa «insieme in concerto». E, tornato negli Stati Uniti, cerca finanziamenti per qualcosa in grado di unire social network, fundraising, organizzazioni senza scopo di lucro. Ottiene 3,5 milioni di dollari, soprattutto da tre fondazioni interessate alle intersezioni tra filantropia e internet: l'associazione Omidyar Network, la Knight Foundation impegnata nello sviluppo di media digitali partecipati e la Ford Foundation, da anni sostenitrice di Wikipedia.
La scorsa settimana Hughes ha lanciato la sua rete sociale online, Jumo: riunisce in un singolo spazio 3.500 associazioni non profit. La scommessa è di connetterle con il pubblico di internet, a partire dagli iscritti di Facebook. Ma "the empath", per adesso, ha costruito soprattutto un ambiente per collegare iniziative frammentate, proposte da singole associazioni che hanno tanti canali per comunicare (come YouTube, Twitter o Facebook). Jumo punta ad aiutare le piccole organizzazioni senza scopo di lucro a coinvolgere il pubblico di iscritti ai social network. È un momento favorevole per il debutto su internet: in vista del Natale le organizzazioni non profit hanno lanciato le loro campagne online. E le donazioni sono semplificate dal l'accesso ai social network e agli strumenti di pagamento sul web.