Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 10 dicembre 2010 alle ore 06:40.
MILANO - Intesa tutta italiana nel nome del libro elettronico, con le filiere della telefonia e quella dei tradizionalissimi content provider "di carta" convolate a nozze. Telecom Italia e Rcs hanno siglato un accordo per la distribuzione e la fruizione dei contenuti editoriali digitali del gruppo Rcs, con 650 ebook messi online su biblet.it, la piattaforma di Telecom, partendo da nuovi titoli come Il cimitero di Praga di Umberto Eco o La pancia degli italiani di Beppe Severgnini, oltre al Corriere della Sera e alla Gazzetta dello sport.
Tutti sfogliabili con diversi device, dal nuovo ereader di Tim, dotato di connettività 3G (schermo da 6 pollici, 259 euro), al Samsung Galaxy, arrivando all'Olipad, la nuova "tavoletta" Olivetti, fino all'iPad. Nelle prossime settimane saranno disponibili altri ebook delle oltre 2mila novità all'anno e dell'intero catalogo editoriale di 16mila volumi a un prezzo medio del 30% inferiore rispetto alle versioni cartacee.
Nella tavola rotonda coordinata dal direttore del Corsera, Ferruccio de Bortoli, sono intervenuti i big che hanno lavorato al progetto. Partendo da Franco Bernabè, amministratore delegato di Telecom, soddisfatto per il «significativo traguardo raggiunto attraverso un accordo che dimostra come la tecnologia possa rappresentare un efficace motore in grado di avvicinare le persone alla conoscenza». Antonello Perricone, numero uno di Rcs, ha parlato invece di «partnership naturale» e ha commentato: «È l'ennesimo passo verso quella crossmedialità sulla quale stiamo investendo energie e risorse, che alimenta opportunità di diffusione della cultura, unendo prestigio e modernità».
Il segmento degli ebook potrebbe raggiungere in Italia una quota di mercato del 5% nel giro di tre anni. La previsione è di Alessandro Bompieri, amministratore delegato di Rcs Libri, che sul modello di divisione dei ricavi tra Telecom e Rcs ha parlato di percentuali non lontane da quelle applicate da Apple sul proprio store (70% ai produttori di contenuti/applicazioni, 30% a Cupertino). Tornando al mercato, secondo Bompieri fare previsioni è come «giocare all'indovino» perché per capire la portata del fenomeno ebook in Italia «l'anno decisivo sarà il 2011». E anche il dato relativo agli Usa, dove l'editoria digitale ha una quota del mercato dell'8%, può essere fuorviante se si considera che «tutti gli ebook scaricati in lingua inglese anche fuori dagli Usa vengono poi calcolati nella quota di mercato statunitense».