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Questo articolo è stato pubblicato il 16 dicembre 2010 alle ore 21:22.
Il Sole 24 Ore racconta i dieci innovatori del decennio.
Un po' Indiana Jones, un po' dottor Frankenstein. L'affinità viene dal fatto che lo scienziato-manager Craig Venter, 64 anni appena compiuti, da cacciatore di geni è diventato anche una star della biologia sintetica, creando quello che - con un certa forzatura - viene considerato il primo organismo vivente sintetico, battezzato Synthia. Eccentrico, istrionico, geniale, Venter ha raccolto l'ammirazione per le sue idee visionarie, ma anche l'ostilità di alcuni rivali, che lo tacciano di correggere le imprese scientifiche con spirito commerciale.
Da quando nel 2000 ha sequenziato per primo il Dna umano – bruciando sul tempo i laboratori federali americani -, l'asticella della sua ambizione si è alzata dalla lettura del codice genetico alla sua riscrittura. "Stiamo cercando di risolvere la crisi energetica e di creare la vita" spiega senza falsa modestia mostrando la serra-laboratorio della sua impresa, la Synthetic Genomics, in cui si lavora assemblando – secondo la sua volontà - pezzi di genoma in modo che batteri, alghe e piante svolgano compiti industriali, dai carburanti ai vaccini. E mentre la sua impresa firma un contratto da 300 milioni di dollari con Exxon Mobil per sviluppare fonti di energia rinnovabili dalle alghe – e la Novartis per realizzare a tempo di record vaccini antinfluenzali - lui usa l'energia solare per riscaldare l'acqua della sua nuova casa a La Jolla, pagata 6 milioni di dollari, più 3 di ristrutturazione: tre piani di villa, tutta vetrate con vista sul Pacifico, sala cinema, piscina e "sala giochi", di cui fanno parte uno yacht, un'auto elettrica Tesla, ma anche un Aston Martin, e due moto per scorrazzare nel deserto con la sua seconda moglie.
"Giocattoli" per soddisfare la sua sete di avventura che è fuori misura come la sua passione per la scienza. Eppure leggendo la sua autobiografia "A decoded life" da studente non aveva ancora il physique du rôlè dello scienziato del 21 secolo: ai libri preferiva il surf e le ragazze. Poi è arrivata la toccante esperienza di medico in Vietnam, la cosiddetta presa di coscienza, che lo ha portato, dopo un dottorato in fisiologia, a diventare ricercatore ai Nih. È qui che sviluppa un sistema di lettura dei geni, la tecnologia shotgun, che lo lancia nel firmamento della genomica. Aumentando via via il divario tra le sue incredibili scoperte e le sue aspirazioni di business. Oggi, Venter e il suo team hanno sequenziato più di 300 organismi, dall'uomo al pidocchio. Come il capitano di una nave Craig traccia la rotta, i suoi 130 dipendenti eseguono gli ordini. Come quando a bordo di una barca-laboratorio ha fatto il giro del mondo per scovare nuovi geni ed è tornato a casa con un bottino di sei milioni di nuove proteine. Frammenti introvabili per gli organismi del futuro.