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Questo articolo è stato pubblicato il 16 dicembre 2010 alle ore 21:22.
Il Sole 24 Ore racconta i dieci innovatori del decennio.
Il 16 maggio del 2006 Pixar, la più brillante e innovativa casa di animazione del mondo viene acquisita dalla Disney. I giornali scrivono che Steve Jobs, numero uno della Apple e primo azionista della Pixar ha ceduto alle avance da 7,4 miliardi di dollari di Bob Iger capo della Disney. I giornali raccontano la storia del gigante in crisi di ispirazione che ingloba il piccolo di talento. A Emeryville animatori, artisti e programmatori temono il peggio, di perdere la libertà, l'autonomia e tutto quello che rende speciale la Pixar. Pochi giorni dopo l'annuncio dell'operazione, Jobs in persona compare negli studi della Pixar e riunisce i vertici.
Da quella porta non trapela nulla tranne una affermazione che ha il potere di rasserenare tutti: "Io sono il John Lasseter della Apple". È la conferma che l'uomo che ha reso speciale la Pixar non andrà via. Anzi, l'allora 49enne californiano paffuto e dagli occhi di ghiaccio, artefice di capolavori come Toy Story, Monster&Co e Alla ricerca di Nemo diventa direttore creativo anche dei Walt Disney Studios. Su di lui il gigante di Topolino sceglie di scommettere, sull'uomo che ha portato l'informatica e la computer grafica nel cinema d'animazione. Animatore, regista, sceneggiatore viene descritto come il più tecnologo degli artisti. Figlio di una insegnante di arte, il suo sogno è entrare alla Disney. Nel 1977, ricorda Lasseter, la prima esperienza è come spazzino proprio al parco di divertimenti Tomorrowland.
Poi gli studi al California Institute of the Arts, i primi corti e le prime piccole produzioni. Ma è una sequenza realizzata completamente in computer grafica che gli cambia la vita. E' il 1980 e il fim - ancora in lavorazione all'epoca - si chiama Tron. Due anni dopo Lasseter è nel reparto animazione della LucasFilm a realizzare il primo cortometraggio interamente animato al computer dal titolo "Le avventure di Andrè e Wally B". Fino ad allora i software erano confinati a occuparsi degli sfondi. Con Lasseter i computer cominciano a interessarsi dei movimenti dei personaggi. Nasce così Toy Story, è il 1995. Il film che lo vede anche come regista quell'anno fa più soldi di tutti. Quindici anni dopo John Lasseter ha vinto due Oscar e svariati premi, l'informatica è a tutti gli effetti il pennello digitale degli artisti e Toy Story III è diventato film d'animazione con il più alto incasso nella storia del cinema.