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Questo articolo è stato pubblicato il 16 dicembre 2010 alle ore 06:50.
L'AUSTRALIANO John O'Sullivan È IL PADRE DELLA TECNOLOGIA-CHIAVE DEL WIRELESS C'è un fenomeno che si espande, anche in Italia: comunità open wi-fi, create dal basso, senza scopo di lucro e parallele alla normale rete degli operatori. Sono fatte da ragazzi, vicini all'etica del software libero, che salgono sui tetti e mettono antenne wi-fi, rendendole parte di una rete. Nòva24 ha incontrato Saverio Proto, membro della comunità Ninux: una trentina di persone a Roma, dal cui esempio quest'anno è nata un'analoga rete di Pisa, una ventina di nodi gestiti dagli studenti. Obiettivo 2011, aggiungere un nodo al mese. «Sappiamo che è illegale (bisogna essere un operatore per fornire accesso internet, ndr), ma quello che facciamo è giusto: creiamo reti davvero libere e indipendenti. E più efficienti di quelle degli operatori, perché funzionano in modo diretto tra gli utenti», dice Proto. Le usano per servizi internet, telefonate, mail, ma anche per condividere l'accesso a internet e portarlo ad associazioni e centri sociali. La connettività è gratuita, la rete è aperta (chiunque può farne parte, basta seguire le istruzioni tecniche per diventarne un nodo), non c'è alcun mediatore. La rete di Pisa già utilizza indirizzi IPv6 pubblici e ha portato internet in dipartimenti dell'università tramite una Vpn con la Slovenia. Di conseguenza accedono a internet senza i filtri imposti dalla normativa italiana. In Italia ci sono reti simili, non collegate a Ninux, anche a Potenza e Rovereto (Trento).
In Europa uno degli esempi più noti è Freifunk, rete wireless nata a Berlino per fare radio libere tra gli utenti (ma è usata anche per Voip e internet). Ora è in decine di città tedesche e sfrutta anche i campanili delle chiese per mettere gli apparati, potendo contare su un maggiore supporto dal territorio, rispetto a Ninux. Ci sono reti simili in quasi tutti i Paesi europei e negli altri continenti.
Si espandono nei Paesi in via di sviluppo grazie all'attivismo sociale dei membri. Elektra Wagenrad, di Freifunk, va in Africa per insegnare come si fa una comunità wireless libera. «In Sudafrica gli operatori impongono tariffe telefoniche troppo alte rispetto agli stipendi medi. Ma con una rete come la nostra alcuni utenti stanno cominciando a parlare gratis tra loro», dice.