Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 22 dicembre 2010 alle ore 06:40.
MILANO
Gli operatori telefonici si danno una "regolata" sul telemarketing, le chiamate con le quali tentano di riconquistare clienti che hanno scelto di passare alla concorrenza o con cui propongono nuove offerte commerciali. In vista del 1° febbraio, quando per legge sarà possibile negare il consenso a tutte le chiamate, da qualsiasi azienda esse provengano, le imprese della filiera delle telecomunicazioni, riunite in Asstel, hanno dato vita a un Codice di autoregolamentazione. In questo modo l'attività commerciale telefonica verrà svolta in un quadro di regole chiare, orari predefiniti, frequenza ridotta di chiamate e più garanzie a tutela dei consumatori.
L'obiettivo, ha spiegato il presidente di Asstel, Stefano Parisi, «è di evitare che tutte le famiglie decidano di negare il consenso», mettendo così in crisi un settore nel quale lavorano migliaia di persone.
Dal 1° febbraio 2011, infatti, l'attuale regime basato sul principio dell'opt-in, che prevede l'esplicito consenso del cliente per poter essere chiamato telefonicamente, verrà sostituito dal regime dell'opt-out con il quale al contrario si stabilisce che gli abbonati sono tutti contattabili, salvo quelli che si iscrivono nel così detto "Registro delle opposizioni", affidato alla Fondazione Ugo Bordoni. La nuova legge allinea così l'Italia alla normativa prevalente in Europa, dove l'opt-out è adottato dalla maggior parte dei paesi, dalla Francia alla Svezia, passando per il Regno Unito, solo per citarne alcuni.
A livello di contenuti, nel regolamento viene ribadito che numeri utilizzabili per i contatti telefonici sono quelli presenti negli elenchi abbonati non iscritti al "famoso" registro delle opposizioni. Vengono definite le fasce orarie e i giorni in cui è escluso il contatto: domeniche e festivi; tutti i giorni dalle 21.30 alle 9.00; sabato prima delle 10.00 e dopo le 19.00. Si stabilisce in 30 giorni il periodo "di rispetto" nel quale non è possibile contattare nuovamente la stessa numerazione. Inoltre vengono inseriti elementi informativi obbligatori da fornire nella comunicazione telefonica: identificazione univoca della persona fisica che effettua il contatto e per conto di quale operatore si sta chiamando; scopo commerciale o promozionale del contatto; ruolo della società che chiama; precisazione che i dati personali sono stati estratti dall'elenco abbonati; modalità per l'eventuale iscrizione al Registro delle opposizioni; esistenza del codice e sito web su cui trovare ulteriori dettagli.