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Nuovo "fund rising" per Facebook: ora vale 50 miliardi di dollari

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Questo articolo è stato pubblicato il 03 gennaio 2011 alle ore 12:45.

Inizia alla grande il 2011 per Marc Zuckerberg, eletto da Time personaggio dell'anno e timoniere sempre più autorevole di una società che sembra non conoscere più pause nella sua corsa verso la tanto attesa quotazione a Wall Street. L'ultima raccolta di finanziamenti conclusa attraverso Goldman Sachs e la società di investimenti russa Digital Sky Technologies ha portato infatti nelle casse di Facebook, come ha scritto il New York Times, oltre mezzo miliardo di dollari e in virtù di questa nuova iniezione di liquidità la società californiana è ora accreditata di un valore di mercato di 50 miliardi. Più di Yahoo! e di eBay, più di Time Warner, e cioè tre grandi firme nel panorama delle Internet company.

Improbabile, comunque, lo sbarco anticipato in Borsa
La valutazione "monstre" di Facebook, che ha inizio dicembre aveva superato secondo alcuni analisti i 41 miliardi di dollari di valore sul mercato, non ha trovato alcun riscontro in alcuna dichiarazione sortita dal quartier generale della società, da qualche tempo sotto stretta osservazione della US Securities and Exchange Commission al pari degli altri fenomeni dell'universo social, vale a dire Twitter, LinkedIn e Zynga. In assenza di prese di posizione ufficiali, ciò che sembra in ogni caso improbabile è lo sbarco anticipato in Borsa: Facebook ha recentemente adottato misure più severe per frenare la negoziazione delle sue azioni sul mercato secondario e stando a fonti vicine ai protagonisti dell'ultimo "found rising" il piano per la quotazione sui listini di Wall Street rimane confermato per il 2012.

Grandi investitori sempre più attratti dai social media
In attesa di novità in tale direzione, resta però il fatto che il fenomeno dei social media si conferma di grande interesse per i grandi investitori. Digital Sky Technologies aveva già staccato in passato per Facebook un assegno da 500 milioni di dollari, più del doppio di quanti ne investì Microsoft nel 2007 dopo essersi sentita rifiutare una proposta da 15 miliardi finalizzata a rilevare tutto il pacchetto azionario della creatura di Zuckerberg. Groupon, altra stella emergente del firmamento del Web 2.0 mondiale, ha rispedito al mittente qualche settimana fa un'offerta da sei miliardi di dollari recapitatole da Google e subito dopo ha portato a casa 500 milioni di dollari di finanziamenti come primo passo di una strategia di raccolta avente per obiettivo poco meno di un miliardo di dollari. Twitter, da parte propria, ha chiuso di recente un deal da 200 milioni di dollari con Kleiner Perkins Caulfield & Byers, società di investimenti che ha valutato il social site con una dote di 175 milioni di utenti attivi (e 95 milioni di messaggi inviati ogni giorno tramite il suo network mondiale) in 3,7 miliardi di dollari.

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