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Questo articolo è stato pubblicato il 11 gennaio 2011 alle ore 19:42.
Da oggi, 11/1/2011, data molto cara ai numerologi che cercano sempre ricorrenze strane, c'è in rete un nuovo tesoro, anzi una vera e propria miniera di tesori. Si tratta del catalogo preliminare dei dati del satellite europeo Planck, un catalogo di dati per astrofisici specialisti, ma che rappresenta un notevole balzo in avanti per la conoscenza del nostro Universo. Ed è solo l'inizio perché il satellite è a metà circa del suo lavoro che terminerà, fondi permettendo fra un paio di anni. Poi ce ne vorranno anche una diecina per pulire e analizzare a fondo la massa enorme di dati che Planck sta trasmettendo.
Il suo scopo principale è capire le origini dell'Universo, analizzando, con una precisione assolutamente da primato, la radiazione di fondo a microonde, più nota alle cronache come radiazione fossile. È quel che rimane dei primi segnali elettromagnetici emesso dopo il Big Bang, 300.000 anni circa dopo l'inizio. Prima non c'era materia che potesse emettere radiazione. Dato che l'Universo, da allora, si è espanso fino a più di 13 miliardi di anni luce, almeno quello che vediamo, pure questa radiazione ha douto espandersi e quindi si è pure raffreddata fino quasi allo zero assoluto, solo 2.73 gradi sopra. Però è dappertutto, anche nello spazio che sta fra gli occhi di chi sta leggendo e lo schermo. Certo non la possiamo vedere perché sono microonde. È in sostanza un'eco estremamente flebile di quel lontanissimo fenomeno.
Migliaia di sorgenti di radiazione a microonde
Il catalogo preliminare contiene migliaia di sorgenti di radiazione a microonde, sia appartenenti alla nostra Via Lattea, che al di fuori di essa, fa vedere per la prima volta sotto nuova luce alcuni importanti fenomeni, come i nuclei di stelle in formazione quando sono ancora "freddi", subito prima di innescare le reazioni nucleari che le sosterranno per miliardi di anni magari, come per il nostro Sole. Ed ancora: ammassi di galassie, almeno 189, di cui 20 finora sconosciuti, nubi di nanopolveri in cu ogni granello ruota a velocità incredibili, e soprattutto, ed ui la scoperta più intrigante, il fatto che la nostra Galassia è circondata, sopra e sotto il piano galattico, da due nubi di gas oscuro, idrogeno che non emette radiazione di altro genere, che prima non si era mai visto in altro modo. Come se ad una zattera, la Via Lattea che conosciamo, piovesse polvere per la formazione di nuove stelle sia "da sopra" che "da sotto". Ed il bello è che questi risultati sono un po' dei dati "di scarto", come il materiale di recupero di uno scavo archeologico. La radiazione di fondo è infatti sepolta sotto una quantità enorme di segnali molto, molto più forti, come quelli di tutte le stelle e nebulose della nostra Via lattea, quelle delle altre galassie, ammassi di galassie, sorgenti lontanissime e potentissime di tutti i tipi. È un lavoro incredibile di ripulitura, un po' come trovare un bisbiglio soffuso e debolissimo in una piazza piena di gente che parla, discute, urla, suona la tromba e così via. Questo catalogo preliinare è quindi la prima ripulitura, che contiene già informazioni incredibilmente preziose per l'astrofisica.