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Questo articolo è stato pubblicato il 15 gennaio 2011 alle ore 17:13.
Il 2011 sarà l'anno delle tavolette anti iPad. A segnare la tendenza è stato il Consumer electronic show (Ces) di Las Vegas (6-9 gennaio), ribattezzato dagli osservatori più intraprendenti "Tes": Tablet electronic show. Tre gli sfidanti più in vista (guarda le foto), di cui uno presentato in anteprima: è il Motorola Xoom, che arriverà in primavera. Ma che ha già vinto il premio «miglior prodotto Ces 2011».
Il rivale più temuto. Xoom sfida l'iPad sul terreno del design e dell'eleganza. Ma può contare su una marcia in più: è il primo tablet e il primo dispositivo monile al mondo che integra il sistema operativo Android 3.0 HoneyComb. Obiettivo dichiarato: diventare un dispositivo paragonabile, per velocità e potenza, a un personal computer. Obiettivo ambizioso, tanto quanto la seconda scommessa: rilanciare il marchio Motorola, in crisi da tempo. Motorola crede molto in questo prodotto: ha già ordinato 800mila pezzi e conta di venderne 1 milione di pezzi entro la fine di marzo.
Differenze in vista. Che cosa distingue il Motorola Xoom dall'Apple iPad. Non poco. Innanzitutto il sistema operativo: Motorola scommette sull'ultima versione di Android. Non solo: lo sfidante ha due web cam integrate – accessorio assente sull'iPad – da 2 e 5 Megapixel e uno schermo sensibilmente più grande. Il browser supporta la tecnologia Flash. Inoltre Xoom è compatibile con la rete mobile 4G, può riprodurre video in formato HD, telefonare e videochiamare. Un sogno per i possessori di un iPad.
Gli altri stanno in tasca. A Las Vegas hanno fatto parlare anche il BlackBerry Playbook e il Samsung Galaxy Tab. Il primo è prossimo al lancio, il secondo è già in commercio. Si tratta di due tablet con caratteristiche interessanti (fotocamera, videochiamata, Wi-fi, 3G), che tentano di sparigliare il mercato dei tablet puntando su uno schermo più piccolo, da 7 pollici. La leggibilità è penalizzata rispetto agli schermi dell'Xoom (10,1 pollici) e dell'iPad (9,7 pollici). Ma grazie alle dimensioni ridotte sia il Playbook che il Galaxy possono entrare in borsetta o nella tasca di una giacca. Un particolare non da poco per i consumatori, che potrebbe fare davvero la differenza.
Le contromosse di Apple.