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Indagine Agcom sulla neutralità

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Questo articolo è stato pubblicato il 27 gennaio 2011 alle ore 06:40.

ROMA
L'Autorità per le comunicazioni avvia un'indagine conoscitiva sulla neutralità della rete. Lo ha annunciato ieri il consigliere Nicola D'Angelo, alla presentazione del Libro Bianco sui contenuti della stessa Authority. L'Agcom ha già avviato un'indagine sulla rete mobile, a seguito di alcune segnalazione sull'impossibilità di accedere a determinati servizi Internet (Skype). L'indagine sarà estesa alla rete fissa e sarà parallela, per il mercato nazionale, a quella che sta portando avanti la commissione Ue. Obiettivo principale: evitare la discriminazione di determinati contenuti da parte di operatori di reti e piattaforme.
«La convergenza tecnologica - scrive Corrado Calabrò, presidente di Agcom, nella prefazione al Libro Bianco - in primis tra televisione e telecomunicazione, porta a ragionare in termini di contenuti e di piattaforme che li trasportano e non più di singoli media».
Si chiede Augusto Preta, coordinatore del Libro Bianco: «Le reti digitali tradizionali, digitalizzate, continueranno ad avere un peso primario nella trasmissione dei contenuti, oppure la diffusione di reti sempre più pervasive, basate su protocollo IP, porterà a trasferire tutto il mondo dell'intrattenimento su Internet? E quale dovrà essere il ruolo della regolamentazione a fronte di cambiamenti rapidi e sconvolgenti, basati sulla disintermediazione, con l'utente attivo che può fare a meno dell'editore "istituzionale" e la dematerializzazione, ovvero la separazione del contenuto dal supporto fisico?».
Per Mario Morcellini, preside di Scienza delle Comunicazioni alla Sapienza, «la Rete accelera la capacità di espressione dei soggetti sociali, a cui devono appoggiarsi i contenuti, a fronte di un mondo generalista che ha accelerato la crisi dei riferimenti, senza che nessuno abbia fatto educazione sui e con i media». Per Vincenzo Zeno-Zencovich, professore ordinario di diritto privato comparato, «è finita l'età dell'oro dell'anonimato su Internet. Chi accede al Web, prima o poi, dovrà identificarsi». Il Libro Bianco si collega alle consultazioni sul documento Agcom relativo alla pirateria e alla proprietà intellettuale, oltre che all'indagine sulla neutralità della rete.
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