Tecnologie Strategie

VMware all'attacco di Microsoft: «Sulla nuvola ci siamo anche noi»

di Gianni RusconiCronologia articolo27 gennaio 2011

Storia dell'articolo

Questo articolo è stato pubblicato il 28 gennaio 2011 alle ore 11:31.

La virtualizzazione, ambito nel quale Vmware è regina incontrata, è solo il primo step, pur essendo il contesto in cui la società californiana ha costruito negli ultimi anni la sua grande popolarità negli ambienti aziendali e a cui sono stati rivolte anche nel corso del 2010 le principali novità. Sia a livello di prodotto, con la nuova versione 4.5 del software View per la virtualizzazione desktop, che in termini di strategia, con uno spostamento dell'attenzione dalla singola macchina da rendere virtuale all'utente.

Proprio l'utente e la sicurezza attraverso cui manager e professionisti mobili, accederanno ad applicazioni e dispositivi, sarà nel 2011 un elemento centrale dell'evoluzione d'offerta della compagnia di Palo Alto. Al pari del cloud computing, terreno dove sono previsti importanti sviluppi per mettere i bastoni fra le ruote a concorrenti che si chiamano per esempio Microsoft e Ibm. Saprà VMware, questo ci si può chiedere, cavalcare il paradigma dei dati e delle applicazioni accessibili sulla nuvola e servirlo a dovere a quelli che sono oggi i suoi illustri clienti, e cioè (tutte) le aziende della classifiche Fortune 100 e Fortune Global 100 e una larghissima fetta delle multinazionali quotate sui listini pregiati (vedi il MIB 30) di mezzo mondo? Il cloud potrà bilanciare il calo previsto per il 2011 nella crescita di vendite di nuove licenze, attestato fra il 14 e il 19% rispetto al 36% del 2010? Il Sole 24ore.com lo ha chiesto a Maurizio Carli, General Manager Emea di VmWare.

Si parla tanto di cloud, ma è realmente la nuova frontiera dell'informatica in chiave aziendale?
Il cloud sta diventando una sorta di panacea per il mondo It, come in passato lo furono altre tecnologie. È la tecnologia che realizzata il paradigma delle risorse logiche disconnesse da quelle fisiche e che concretizza l'esigenza di avere più flessibilità È quindi logico che tutti gli attori hanno virato su questo tema, alcuni a pieno titolo, altri meno.

E VmWare come si presenta su questo mercato, da outsider o da grande protagonista?
VmWare è in una posizione unica in virtù del fatto che è leader del mercato della virtualizzazione: l'89% delle applicazioni utilizzate in modalità virtuale è in ambiente VmWare. E una piattaforma che eroga servizi cloud, sia esso privato, pubblico o ibrido, ha bisogno di essere realizzata in un ambiente virtualizzato. Rispetto ad altri provider abbiamo cioè il vantaggio di offrire alle aziende non solo capacità di calcolo o un ambiente cloud con vincoli applicativi.

L’articolo continua sotto

Che potenzialità di sviluppo ha ancora oggi la virtualizzazione? E di conseguenza il cloud?
È già virtualizzato solo circa il 30% delle risorse aziendali e si tenderà al 100%. La migrazione al cloud è una conseguenza e poterlo fare senza dover intervenire sul fronte applicativo è un vantaggio non certo trascurabile. L'indipendenza dalle apps è fondamentale, fermo restando la necessità di pensare a una piattaforma del tutto scalabile e il fatto che il modello ideale del computing a nuvola è probabilmente quello ibrido.

Ha parlato di provider: Telecom Italia, con la sua "Nuvola italiana", è un vostro partner o un vostro concorrente?
Rientra nella lista dei nostri potenziali partner, dove figurano già realtà come Verizon, Colt, Telefonica e altri. Telecom è un provider che può bussare, ed essere ascoltato, alla porta delle medie imprese e anche di quelle piccole.

A proposito di piccole imprese: il cloud è anche affar loro, da subito?
Come avvenuto con la virtualizzazione, anche l'adozione del cloud è partita dalle grandi organizzazioni per poi scalare alle piccole. Il problema non è comunque dimensionale, bensì legato alla ripartizione della spesa in tecnologie: il 70% del budget It se ne va ancora in mantenimento e solo il 30% è rivolto ai nuovi progetti e all'innovazione in genere.

Come giudica, in sintesi, l'approccio delle aziende italiane al cloud? Sono in linea con il resto d'Europa? C'è adeguata percezione del fenomeno?
Le barriere all'adozione sono sostanzialmente ancora legate alle limitate capacità di investimento imposte dalla crisi economica. Se guardiamo alla virtualizzazione, oggi pervasiva in tutte le classi dimensionali del tessuto aziendale, non ci sono grandi differenze con altri Paesi. Sul cloud è più o meno la stessa cosa, con la differenza che in Italia vi sono meno grandi imprese rispetto, per esempio, alla Germania.

Domanda finale: puntate a primeggiare anche nel cloud e per farlo sfidate niente meno che Microsoft. Non è un obiettivo troppo ambizioso? Quali i capisaldi della vostra offerta?
Che possiamo essere considerati un competitor di Microsoft l'ha detto anche Steve Ballmer (il Ceo di Microsoft, ndr), quindi... Partiamo come detto dal presupposto che VmWare è market leader nella virtualizzazione e nelle soluzioni di trasformazione degli ambienti It e mettiamo sul tavolo il fatto di avere come plus un'infrastruttura di sviluppo applicativa aperta verso il mondo delle business apps, vedi in tal senso gli accordi stretti con Google e Salesforce.com, e che contempla l'accesso alle applicazioni in mobilità da smartphone e tablet o da remoto attraverso desktop virtuali.

©RIPRODUZIONE RISERVATA