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Tecnologie Social Network

Social network aziendali nuova via dello sviluppo

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Questo articolo è stato pubblicato il 05 febbraio 2011 alle ore 08:15.

Messaggi email, chat, videoconferenze. E ancora: documenti, tabelle, presentazioni digitali. Secondo una ricerca di Radicati Group i manager di un'azienda nel settore dei servizi ricevono in media 110 messaggi al giorno. Ma sono informazioni frammentate tra cellulari, computer desktop e notebook. E possono generare un sovraccarico di dati da analizzare e integrare. La sfida è di riunire messaggi e numeri all'interno di piattaforme in grado di gestire i processi lavorativi in ufficio e all'esterno. I social network online sono un filo conduttore: si tratta di reti che connettono in tempo reale il capitale umano di un'azienda.

Da poco, per esempio, Ibm ha premuto il piede sull'acceleratore: la sua ultima piattaforma riunisce i profili di clienti e colleghi, uniti con dati e notizie, aggiornate anche in tempo reale da internet, a seconda delle esigenze per incrementare l'efficienza e ridurre lo stress. Soprattutto, è progettata per l'uso in mobilità da smartphone e tablet: sarà accessibile da iPhone, iPad e Blackberry. In seguito, anche da sistemi operativi Android e da Nokia.
È un mercato in crescita, quello dei social network aziendali. Segue la scia di Facebook, ormai entrato nelle abitudini d'uso degli utenti su internet. Anzi, gli analisti del gruppo Idc prevedono che entro il 2014 il giro d'affari sarà triplicato fino a quasi due miliardi di dollari. Le reti sociali online facilitano la connessione tra le persone e collegano gli strumenti di una sorta di cassetti degli attrezzi sviluppata negli ultimi anni per la collaborazione in azienda: blog per segnalare aggiornamenti, podcast, video, chat. E proprio il "social sofware" è una delle cinque aree che gli analisti di Gartner prevedono in crescita tra le applicazioni per imprese, insieme con la business intelligence, la collaborazione, il management dei contenuti e il supply chain managemet. Sono percorsi raccontati nel libro "Fare business con i social network": sarà distribuito in edicola con Il Sole 24 Ore il 10 febbraio.

La partecipazione alle reti sociali online è ormai entrata nella pratica quotidiana delle aziende. A partire dagli Stati Uniti, locomotiva nell'incremento di efficienza attraverso la condivisione delle informazioni nelle intranet e sul web: il 70% delle imprese utilizza Facebook, il 60% invia brevi messaggi con il social network Twitter e cinque su dieci aggiornano in modo periodico un blog. Sono i risultati di un'indagine del Dartmouth Center nell'università del Massachusetts, un dipartimento specializzato nelle ricerche sull'utilizzo di internet per scopi professionali. Lo studio mostra anche l'interesse per altre modalità di condivisione delle informazioni: video su internet (33%), forum (33%), podcast (16%). E rileva anche l'interesse per social network specializzati, come Foursquare: consente agli utenti di segnalare dove si trovano con brevi messaggi, mediante i "check-in". E connette in questo modo le persone con le attività commerciali sul territorio. Le reti sociali, infatti, abilitano la "social search" all'interno della valanga di informazioni online: affianca a complesse formule matematiche le capacità di ogni persona per attivarsi in modo da filtrare documenti e dati significativi. Come accade con Facebook: i contatti online, per esempio, possono segnalare link per video, articoli di quotidiani, siti web interessanti. In questo modo aggiungono "segnali" di rilevanza utilizzati, per esempio, da motori di ricerca come Bing (Microsoft) per scegliere le informazioni in un oceano di dati. In particolare, Facebook esplicita il "grafo sociale" di una persona su internet: l'insieme dei contatti con amici, colleghi, familiari. Google, invece, integra i messaggi di Twitter nel suo motore di ricerca: chi digita una parola chiave può vedere anche le segnalazioni degli iscritti al microblog che inviano in tempo reale link e dati. Twitter, infatti, punta soprattutto sul "grafo di interessi": l'insieme degli argomenti seguiti dai suoi iscritti, segnalati per esempio attraverso tag. E per i social network d'impresa la sfida è di integrare le connessioni personali con l'insieme degli argomenti di discussione all'interno e all'esterno del perimetro dell'ufficio.

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