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Questo articolo è stato pubblicato il 17 febbraio 2011 alle ore 06:51.
LO SCIENZIATO Mihaijlo Mesarovic FU IL PIONIERE DELLA TEORIA DEI SISTEMI E CON EDWARD PESTEL SCRISSE «STRATEGIE PER SOPRAVVIVERE»
Crisi, emergenze, disastri ci minacciano da sempre. Oggi riguardano numeri e strutture più grandi che in passato e sembrano più temibili. Capirli e prevenirli è desiderabile ma non sempre possibile. Anticamente si cercava di prevedere l'avvenire parlando di corsi e ricorsi. I fisici, invece, prevedono con precisione i risultati di esperimenti anche mai eseguiti prima. È vitale prevedere l'avvenire di sistemi complessi (ambiente, economia, tecnologia). Ci si prova con statistica, estrapolazioni e modelli matematici, in larga misura empirici. Infatti non sono note leggi matematiche che governano quegli sviluppi, né, spesso, le condizioni iniziali di oggi.
Quarant'anni fa furono proposti famosi modelli matematici per vaticinare l'avvenire socioeconomico della Terra. Quello di Mesarovic e Pestel si presentò come strumento strategico per rispondere a domande «se... allora che?». Lo applicai all'analisi delle porzioni dell'energia mondiale fornite dalle varie fonti. Risultò che dal 1977 le quote percentuali di petrolio, carbone, gas e altre fonti cumulate sarebbero variate poco. Le cose sono andate proprio così: lo strumento è interessante, ma limitato e non tanto predittivo.
Ora un gruppo, promosso da Dirk Helbing (Politecnico di Zurigo) e da Steven Bishop (University College London), in collaborazione con decine di università e scienziati europei, mira a realizzare entro 10 anni un Simulatore planetario. È una costellazione di modelli matematici e strumenti di reperimento di dati che sfrutta l'enorme mole di informazione prodotta e aggiornata di continuo da scienziati, tecnologi, aziende, governi. A tal fine il gruppo tenterà di produrre analisi e modelli interattivi di processi in: economia, finanza, mercati, problemi sociali, cultura, conflitti, ambiente, energia, trasporti, instabilità sistemiche, epidemie. La struttura delle reti Ict e i progressi continui in hardware e software permetteranno l'estrazione istantanea di dati dalla realtà, non solo dal web, ma anche da sensori installati ovunque. Questa struttura – FuturIct (www.futurict.ethz.ch) – fornirà supporti a decisioni strategiche per prevenire crisi future, individuando tendenze finora non palesi. La stima iniziale dell'investimento necessario è di oltre un miliardo di euro. È in corso il reperimento delle risorse da fonti governative e comunitarie europee.