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La sfida dell'iPad: superare se stesso per stare al vertice

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Questo articolo è stato pubblicato il 01 marzo 2011 alle ore 08:16.

Un sito russo ha postato le immagini dell'ultimo, presunto scoop sull'iPad 2. Un apparecchio più sottile e squadrato, leggermente più piccolo grazie alla riduzione dei bordi ma con le dimensioni dello schermo identiche. E poi: telecamera frontale per le chat video, slot per inserire le schede di memoria Sd, ma ancora nessuna porta Usb (le più comuni per collegare le periferiche e le chiavette di memoria porta-documenti). Disponibile anche il colore bianco, fin da subito: commercializzazione in due settimane.

È solo l'ultima di una serie di indiscrezioni su come sarà il secondo tablet di Apple, che deve raccogliere la pesante eredità dell'iPad. Non manca molto per saperlo, domani alle 19, ora italiana, i vertici di Apple (privi di Steve Jobs, in convalescenza e con notizie incerte sul quando ma anche sul se tornerà alla guida dell'azienda) saliranno sul palco dello Yerba Buena center for the Arts di San Francisco e presenteranno il nuovo iPad.
Mentre negli ultimi tre mesi tutti i grandi attori del mercato dell'elettronica hanno presentato a Las Vegas (Ces) e a Barcellona (Mobile world congress) le loro prime generazioni di tavolette digitali – i computer senza tastiera che si comandano con il tocco delle dita – Apple arriva domani alla seconda, per ribadire il vantaggio competitivo che ha rispetto alla concorrenza. Una differenza di pochi mesi che potrebbe però far davvero un monte di differenza. Basta guardare i numeri: nel mondo l'iPad è stato venduto in 14,8 milioni di unità in tre trimestri. La tavoletta ha contribuito con 4,6 miliardi di dollari al bilancio di Apple, ovvero il 17% del fatturato della società. Dieci mesi di vantaggio valgono il 90% del mercato, per adesso.
Una quota che, per quanto possa essere spettacolare, difficilmente l'iPad 2 riuscirà a tenere. I pretendenti sono numerosi: il più agguerrito è il Galaxy Tab 10.1 di Samsung; il più potente è lo Xoom di Motorola; il più professionale è infine il PlayBook di Rim, che domina il mercato aziendale con i suoi telefoni Blackberry. Oppure l'italiano OliPad di Olivetti (gruppo Telecom Italia) nei negozi dal 7 marzo a partire da 399 euro. Ma dietro a questi già "grandi", c'è una lunga coda di altri apparecchi che stanno segmentando il potenziale mercato dei tablet, cercando di frazionare la clientela e di conquistare fette della torta. Apple ha aperto il mercato dei tablet e delle app collegate, ma adesso si trova nella scomoda posizione di dover mantenere la posizione di vertice: quando si è numeri uno in un mercato così frenetico e dai rapidi ritmi di innovazione, è più facile perdere quote che non mantenerle.

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Tags Correlati: Apple | Hardware | Motorola Xoom | Olivetti | Rim | Samsung Informatica | Sinistra Democratica | Steve Jobs | Telecom

 

Le nuove e più probabili funzionalità dell'iPad 2, vale a dire processore e memoria potenziate più doppia videocamera, sono in realtà già a disposizione della concorrenza. Il Motorola Xoom, in particolare, ha un fattore di forma simile a quello di un iPad ma con uno schermo più generoso (10,1 pollici), con processore a due nuclei Tegra 2 e doppia videocamera ad alta risoluzione, sia davanti che dietro. In più, 32 gigabyte di memoria nella versione base. Più o meno stesse specifiche per Samsung, che dalla Corea del Sud ha mostrato i prototipi del suo apparecchio con schermo anch'esso da 10,1 pollici, doppia videocamera, processore e memoria con specifiche simili a quelle di Motorola e, presumibilmente, di Apple.
Quello che Apple può sperare di fare è puntare alla personalizzazione dell'iPad, per entrare ancora più nettamente in alcuni settori di mercato, come ad esempio i videogiochi che guidano la classifica delle applicazioni più scaricate per iPad. Su 400mila app scaricate 10 miliardi di volte, per un valore nel 2010 di circa 1,8 miliardi di dollari (tra iPhone e iPad), quasi un quarto sono giochi.

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