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Questo articolo è stato pubblicato il 11 marzo 2011 alle ore 06:42.

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Si complica la partita - è il caso di dirlo – della riassegnazione dei diritti tv rimasti orfani sul digitale terrestre dopo la débâcle di Dahlia: diritti di tutta la serie B e di otto squadre della serie A (Cagliari, Catania, Cesena, Chievo, Lecce, Parma, Sampdoria e Udinese).

La Lega Calcio di serie A ha respinto ieri l'offerta di Europa 7 – pari a 5,2 milioni di euro – ritenuta non congrua nonostante fosse la stessa cifra richiesta dalla Lega a Dahlia Tv per il residuo dei campionati in corso. Tutto durante un consiglio piuttosto animato nel quale è stata messa ai voti anche la proposta di cedere i diritti dello otto squadre di serie A a Mediaset, che non ha presentato alcuna offerta alla seconda richiesta dei club. Proposta alla fine respinta con una decina di voti contrari, tra cui quelli di Juventus e Lazio. «Dopo un'attenta valutazione l'assemblea ha stabilito di non fare alcuna assegnazione dei diritti per i prossimi tre mesi, tornati nella disponibilità della Lega – ha spiegato il presidente della serie A, Maurizio Beretta – e si approfondirà nelle prossime assemblee il da farsi per la stagione 2011/2012».

Beretta, in uscita dal calcio e pronto ad assumere la carica di responsabile della corporate identity del gruppo Unicredit («Ma no a un doppio incarico»), ha precisato che la scelta è stata presa anche «per proteggere il valore del prodotto, la Lega non ha nulla da rimproverarsi e allo stato considera la questione archiviata per quest'anno: mancano 14 partite che erano esclusive di Dahlia Tv, e resteranno visibili solo sulle piattaforme diverse dal digitale terrestre». Quindi sul satellite di Sky, che intanto si è organizzata con un pacchetto ad hoc.
Per la serie B, invece, potrebbe andare in onda un film diverso. Anche in questo caso l'offerta di Europa 7 è stata ritenuta non congrua, ma il presidente della Lega del campionato cadetto, Andrea Abodi, promette che «il nostro obiettivo è andare in onda con la serie B venerdì 18 marzo, e ce la metteremo tutta». L'accordo che si prospetta all'orizzonte è allora con Mediaset, con due possibili ipotesi: o il Biscione acquisterà i diritti (a sconto?), ma non ha presentato alcuna offerta, oppure, più credibilmente, la Lega diventerà editore e Cologno Monzese si trasformerà in distributore di contenuti.

Intanto, ad oggi, l'effetto immediato ottenuto dal doppio niet delle due Leghe è che i 250mila ex abbonati di Dahlia rimarranno sicuramente senza le partite delle otto squadre di seria A e con un accordo ancora da trovare per la B, "monopolizzata" da Sky per il resto della stagione. E anche qui, l'unica offerta era stata avanzata da Europa 7 allo stesso prezzo che i club avevano chiesto alla pay tv posta in liquidazione.
Valorizzazione del prodotto? Tutela degli utenti? Non si è nemmeno aspettato, come forse sarebbe stato opportuno, la decisione del giudice Claudio Marangoni del Tribunale di Milano, sul ricorso d'urgenza presentato da Sky, che è riuscito comunque a bloccare la prima gara-lampo: offerta entro le 15 e assegnazione alle 19, un record mondiale.
Alla fine sarà interessante capire quali saranno i dettagli del contratto tra la serie B, comunque fortemente impegnata a riaccendere il campionato, e Mediaset. E l'ipotesi più accredita sarà quella di una condivisione dei profitti.