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Dolomiti, la sorgente nella neve

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Dolomiti, la sorgente nella neve

La Spa Corte delle Dolomiti
La Spa Corte delle Dolomiti

Era il 1954. La Rai iniziava a trasmettere, Marilyn Monroe sposava Joe di Maggio e al cinema impazzava Un americano a Roma con Alberto Sordi. Siamo alla vigilia delle Olimpiadi invernali del 1956 ed Enrico Mattei decide di costruire un Motel Agip a Cortina d'Ampezzo, sede dei Giochi. E, già che si trovava in zona, il presidente, padre e padrone dell'Eni (cui fa capo l'Agip), chiese all'architetto Edoardo Gellner di realizzare un nuovo Villaggio Vacanze Eni perquella gigantesca famiglia che erano i suoi dipendenti.

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Il luogo scelto è Corte di Cadore (un omaggio a Cortemaggiore, la capitale della benzina italiana), una vallata a 12 chilometri da Cortina, nelle adiacenze di Borca di Cadore, all'ombra di due montagne. Che poi sono l'Antelao, la seconda vetta più alta delle Dolomiti, e il Pelmo, una cima verdissima e rilassante che secondo la leggenda il Padreterno, stanco, creò dopo aver dato forma alle insidiose montagne del Cadore. Le 270 villette unifamiliari, la colonia per 400 bambini, il campeggio per 200 adolescenti e i due alberghi furono costruiti in meno di dieci anni (1954-1963). Più la chiesa, il cui altare venne rivolto verso i fedeli in anticipo di tre anni sulle nuove norme del Concilio Vaticano II.

Per realizzare il suo sogno Mattei non badò a spese. Un team di botanici censì gli alberi ai lati della vallata e li affiancò con altre essenze. I sassi del ghiaione lungo le pendici dell'Antelao vennero coperti con zolle d'erba tagliate da prati comprati sull'altro lato della valle dando origine a quel rigoglioso bosco di larici e abeti che ancora oggi possiamo vedere. Gellner studiò ogni minimo particolare, garantendo un colloquio armonico tra natura e costruito: tutto era studiato al centimetro, dalle strade ai massi dolomitici che sembravano casualmente dimenticati tra le villette. Uno dei pochi intelligenti esempi di architettura sociale italiana che nel 2001, messo in vendita, corse il rischio di cadere in una gigantesca speculazione. Fu grazie a un ingegnere cagliaritano, Gualtiero Cualbu, se invece il villaggio si salvò, anzi, diventò, in seguito alla ristrutturazione dei due alberghi, il Corte (oggi un residence con 45 appartamenti) e il Boite (84 camere supercomfort), e l'apertura di un centro benessere, il Corte delle Dolomiti Resort.

Il primo beneficio di cui gode chi frequenta questa spa è il panorama sul Pelmo e l'Antelao, una vera e propria terapia rilassante per gli occhi. In seconda battuta ci sono dodici percorsi idroterapici, altrettanti riossigenanti trattamenti antistress e i cosiddetti hydramemory, i trattamenti di idratazione profonda. Ma la rinascita di corpo e mente comincia dai massaggi. Venticinque minuti sono necessari per un mix di tecniche di sfioramento, allungamento e stretching che promettono di eliminare contratture e tonificare collo e viso (30 euro). Essenze ed estratti naturali vegetali sono la guida olfattiva per un viaggio sensoriale (50 minuti e 55 euro). Comfort Touch Ritual Massage è invece una sorta di liturgia per viso e corpo mutuata dalle dottrine della scuola di Esalen, quella del cosiddetto movimento oceanico: una tecnica avvolgente praticata su tutto il corpo attraverso l'uso degli avambracci che si muovono ritmicamente, come le onde (50 minuti, 60 euro). Infine, ma anche per cominciare, oli essenziali di patchouli, noce moscata, legno di cedro e jojoba sono gli ingredienti utilizzati per l'Indian Ritual Massage, una pratica ispirata all'antica filosofia ayurvedica (50 minuti, 65 euro). Forse lo stacanovismo imprenditoriale di Enrico Mattei gli avrebbe probabilmente impedito di trovare il tempo per frequentare uno spazio come questo, ma non c'è dubbio che gli sarebbe piaciuto.

Informazioni
COME ARRIVARE

Auto: A27 Venezia-Belluno uscita Longarone. Poi SS 51 di Alemagna direzione Cortina fino a Borca di Cadore. Aereo: aeroporto Marco Polo di Venezia (150 km), Sant'Angelo di Treviso (130 km).
Treno: fino a Calalzo di Cadore poi bus di linea per Borca di Cadore.

DOVE ANDARE
Corte delle Dolomiti Resort
SS 51 di Alemagna, Borca di Cadore (Bl), tel. 0435487500
Comprende il Residence Corte (bilocale da 79 euro) e l'Hotel Boite (doppia da 98 euro).
Chi risiede qui accede gratuitamente al Centro Benessere Il Corte con piscina di acqua sorgiva,
12 percorsi di idromassaggi, sauna con vista panoramica, bagno di vapore con cielo stellato e aromaterapia, docce massaggianti e cromoterapia. Aperto tutti i giorni 10-21. Per tutti gli altri
clienti ingresso 19 euro (entrole 14), o 23 euro (dopo le 14).

DOVE MANGIARE
Al Capriolo

Via Nazionale 108, Vodo di Cadore (Bl), tel. 0435489207
Dieci minuti da Corte, un ex edificio postale dove mangiare tortelli di grano saraceno ripieni di maialino da latte, salsa d'arrosto e verze croccanti e i bocconcini di capriolo alla cacciatora
con polenta e tocio.

COSA VEDERE
A Pieve di Cadore (12 km) merita una visita piazza Tiziano, con il Palazzo della Magnifica Comunità, sede del governo locale insediatosi dopo l'anno Mille. In Santa Maria Nascente c'è invece la Madonna col Bambino di Tiziano. Infine, a Cibiana di Cadore (7,5 km) a partire dal 1980 sono stati affrescati oltre 50 murales, preziose opere di artisti veneti e internazionali.

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