| Unipol: Pm Roma chiedono processo per Consorte, Sacchetti e Casale -2- |
|
| Oltre al rinvio a giudizio di Consorte, Sacchetti e Casale, i magistrati hanno chiesto il rinvio a giudizio anche per altre quattro persone, tutti amministratori delle societa' coinvolte nell'operazione di dismissione immobiliare. L'inchiesta e' una costola dell'indagine aperta due anni fa dalla Procura di Roma sul tentativo di scalata per conquistare Bnl che vide contrapporsi Bbva e Unipol. Si tratta, in particolare, del filone relativo allo spin-off, avvenuto a e 2004, di 133 immobili del gruppo assicurativo bolognese. Le contestazioni a consorte, Sacchetti, Casale e agli altri indagati si riferiscono alla cessione del pacchetto di immobili da Unipol alla societa' Glenbrook-Operae di Casale per 258 milioni di euro nel novembre del 2004. Parte degli immobili (per l'esattezza 130) furono poi rivenduti da Glenbrook-Operae a Pirelli Real Estate per 255 milioni di euro. Per gli inquirenti la plusvalenza dell'operazione fu di oltre 55 milioni. Somma posta sotto sequestro a giugno dello scorso anno dalla Guardia di anza. L'ex numero uno di Unipol ha sempre difeso l'operazione deendola "del tutto regolare e trasparente". Di avviso contrario gli inquirenti, che contestano a Consorte e Sacchetti una plusvalenza di 9,5 milioni realizzata mediante la vendita di un immobile precedentemente acquistato dal Banco di Sicilia. Lo stabile, situato a Bologna, era stato acquistato nel 2004, per circa 16 milioni, da una societa' (la Immobilstar) appositamente costituita dai due, per poi essere rivenduto per circa 26 milioni alla societa' Indipendenza 7, riferibile a Casale. Secondo i Pm, l'operazione sarebbe stata una forma di 'ringraziamento' di Casale ai due manager per lo spin-off degli immobili di Unipol in favore di Glenbrook-Operae. Secondo i magistrati la dismissione del patrimonio immobiliare di Unipol sarebbe infatti avvenuta a prezzi inferiori a quelli di mercato. |
|
 |
|
|
|
|
Shopping24
Mobile
