Listini europei in rosso a meta' mattina, anche se gli indici hanno lievemente ridotto le perdite dell'avvio. A Milano il Mibtel cede l'1,66% e l'S&P/Mib l'1,8%, variazioni su cui incidono i dividenti distribuiti da Eni, Snam Rete Gas e Fastweb, rispettivamente per lo 0,36% e lo 0,38%. In Europa, Francoforte perde l'1,26%, Parigi l'1,71% e Londra l'1,07%. I listini continentali si sono mossi sulla scia di Wall Street, dove venerdi' la corsa del prezzo del petrolio, i timori sull'andamento dell'economia e il taglio delle stime da parte di un big come Caterpillar avevano trascinato il Dow Jones in calo del 2,64%. Analogo andamento, oggi, sui principali mercati asiatici, con Tokyo a -2,24%, Seul -3,4%, Taiwan -2,61% e Shanghai -2,59%. Tra le blue chip di Piazza Affari, unica in controtendenza e' Pirelli, che sale dell'1,03% in attesa della riunione dell'Authority brasiliana Anatel, che domani esaminera' il dossier Telecom-Telefonica. Le prospettive di uno sblocco dell'operazione che portera' il controllo del gruppo di tlc da Olimpia a Telco premia anche i titoli Telecom, che limitano le perdite a -0,7%. Resiste anche Saipem (-0,37%) dopo l'annuncio, venerdi' a mercato chiuso, dell'acquisizione del 50,02% della norvegese Frigstad Discoverer Invest. Pesante invece Fastweb (-3,88% ex dividendo a 34,78 euro) nel giorno dello stacco della maxicedola da 3,77 euro. Sulle quotazioni, depresse dalla chiusura delle posizioni speculative di chi aveva acquistato per incassare il dividendo, pesa anche il taglio del rating della controllante Swisscom (-1,36% a Zurigo) da parte di Credit Suisse, che ha rivisto al ribasso la raccomandazione a 'neutral' da 'outperform'. Gli analisti elvetici hanno abbassato l'obiettivo di prezzo anche sulla stessa Fastweb, a 32 euro da 36. Male anche Prysmian (-2,76%), Luxottica (-2,41%), StMicroelectronics (-2,24%) e Finmeccanica (-2,1%). Eni cede l'1,86%, mentre Fiat lascia sul terreno l'1,93%. Tra i bancari, pesanti Unicredit (-1,83%), Intesa SanPaolo (-1,8%), Mps (-1,44%), Bpm (-1,42%), Banco Popolare (-1,38%) e Ubi Banca (-1,33%). Contengono le perdite sotto al punto percentuale Mondadori (-0,44%), Mediobanca (-0,47%), Seat Pagine Gialle (-0,63%) e Aem (-0,64%) nel giorno dell'assemblea sulla fusione con Asm (-0,73%). Tra i titoli minori, in luce Mittel (+3,04%) e Astaldi (+2,51%), mentre perdono terreno l'As Roma (-4,93%), dopo il pareggio in campionato contro il Napoli, Montefibre (-4,57%) e Gabetti (-4,46%). In Europa, male Michelin (-2,91%) e ArcelorMittal (-2,63%) a Parigi, dove resiste Danone (+0,14%). A Francoforte gli ordini di vendita affossano Kuka (-6,15%) e Prosiebensat (-5,31%), mentre Commerzbank cede il 4,13% dopo che il presidente dell'istituto ha ammesso che l'esposizione alla crisi del credito Usa e' maggiore di quanto indicato inizialmente. A Londra, infine, dopo un avvio negativo recupera Northern Rock (-1,93%). Giu' invece i titoli del comparto materie prime. Kazakhmys cede il 3,85%, Vedanta il 4,21%, Antofagasta il 4,58%, Lonmin il 4,17%, Anglo American il 4,28%, Rio Tinto il 3,83% e Xstrata il 4,08%. |