L'ondata di vendite che sta affossando i listini europei e' partita venerdi' a Wall Street, dove la corsa del prezzo del petrolio, i timori sull'andamento dell'economia espressi dal G7 e il taglio delle stime da parte di un big come Caterpillar avevano trascinato il Dow Jones in calo del 2,64%. A Milano, limitano le perdite anche Seat Pagine Gialle (-0,51%), Telecom Italia (-0,6%) e Mediobanca (-0,67%). Aem cede lo 0,82% nel giorno in cui l'assemblea degli azionisti ha dato via libera alla fusione con Asm (-0,57%), operazione che dara' alla luce la nuova maxi multiutility 'A2A'. Pesanti invece Prysmian (-3,48%), Luxottica (-3,02%), Bulgari (-2,78%), Impregilo (-2,54%) e Fiat (-2,45%). Tra i bancari, gli ordini di vendita penalizzano in modo particolare Intesa SanPaolo (-2,54%), Bpm (-2,37%), Unicredit (-1,75%) e Mps (-1,79%). Tra i titoli minori, in evidenza Finarte Casa D'Aste (+2%), Fullsix (+1,41%) e Basicnet (+1,33%), mentre perdono terreno Lavorwash (-5,22%), Montefibre (-5,13%) e l'As Roma (-4,88%) dopo il pareggio in campionato contro il Napoli. In Europa, a Parigi e' in controtendenza Danone (+1,58%), che beneficia delle proprie caratteristiche difensive, mentre scivolano Vallourec (-3,41%) e Societe' Generale (-3,39%). A Francoforte gli ordini di vendita affossano Kuka (-6,15%) e Conergy (-6,92%), mentre Commerzbank cede il 3,94% dopo che il presidente dell'istituto ha ammesso che l'esposizione alla crisi del credito Usa e' maggiore di quanto indicato inizialmente. A Londra, infine, dopo un avvio negativo recupera Northern Rock (+2,62%). Giu' invece i titoli del comparto materie prime. Kazakhmys cede il 5,93%, Vedanta il 5,46%, Antofagasta il 5,68%, Lonmin il 5,2%, Anglo American il 4,72%, Rio Tinto il 4,11%, Xstrata il 4,89% e Bhp Billiton il 4,24%. Il tonfo piu' consistente e' quello di British Energy (-13%) dopo l'annuncio del ritardo nell'avviamento del reattore Hartlepool 1. |