Ecco i "de Blasios". Dai capelli di Dante alle poesie di Chirlane, la famiglia del nuovo sindaco di New York

Dante de Blasio (Afp)

Sui social lo incoronano "il sedicenne più famoso di New York". Il casco riccio di capelli aiuta. Essere figlio di Bill de Blasio e suo asso nella manica nella campagna elettorale, pure. C'è chi ha ipotizzato che il trionfo di "Bill il Rosso" in una New York che votava da due decenni per i repubblicani sia merito di Dante, il figlio maschio della coppia Bill-Chirlaine. Dante è una superstar su Twitter e Youtube, i social network che inseguono e condividono il sorriso timido della spalla di Bill nella doppia corsa a candidato democrat e primo cittadino della Grande Mela.

Il suo hashtagh #fromentum, è la piazza di cinguettii sui "deBlasios" a tutta la linea, dalla vita privata allo sprint finale per il trionfo di oggi. Spopola ancora il video per le primarie del partito, dove "il cappellone di casa de Blasio" spiega all'elettorato di centrosinistra come e perché il padre avrebbe scosso lo strapotere finanziario dell'era Bloomberg. "E ve lo direi anche non fosse mio papà" precisa alla fine della clip, mentre le immagini sfumano su lui e l'attuale sindaco in direzione scuola. Dante compare sempre, dalle copertine dei tabloid alle prime file dei comizi. La rete lo vorrebbe "sindaco teen" della Grande Mela. Ma quanto ha inciso la chioma afro di Dante, nel successo politico del padre? Più di quanto sembra. Un militante democratico, da sempre convinto dell'exploit di De Blasio, lo riassume così: "In qualche modo, quel ragazzo ha reso reale il sogno, la campagna. C'è qualcosa in lui che lo identifica con la gente comune".