Tutto sull'Abenomics nel giorno del suo primo compleanno
di Stefano Carrer
7. Abenomics / Le criticità, la lotta alla deflazione
(Reuters)
Tutta la nuova politica monetaria giapponese è dichiaratamente finalizzata a sostenere l'economia con la creazione di aspettative di inflazione esaltate dalla fissazione di un target preciso di inflazione al 2 per cento. L'obiettivo risulta controverso anche all'interno del board della banca centrale, dove non manca chi sostiene che il target dovrebbe essere annacquato a obiettivo di massima per non rischiare di far andare incontro a una perdita di credibilità la banca centrale stessa. Nelle intenzioni di Kuroda, porre fine a un decennio di deflazione significa porre le basi per una ripresa sostenibile dell'economia.
I risultati al momento sono ancora ben lontani da un avvicinamento all'obiettivo, anche se si è registrata qualche spinta al rialzo sull'indice dei prezzi al consumo (+0,7% a settembre l'indice "core")) e soprattutto su quello alla produzione. Anche giovedì scorso, in sede di rilascio degli ultimi dati sul Pil, è emerso chiaramente che nell'economia giapponese permangono spinte deflattive, in quanto il deflatore del Pil resta negativo (-0,3). Secondo vari analisti, per ora a essersi materializzato è più che altro un principio di inflazione "cattiva"; quello cioè che non deriva da un sostanziale aumento della domanda, ma piuttosto dai rincari dei prezzi all'import causati dal deprezzamento del cambio e da un aumento della bolletta elettrica per tutti i cittadini.
La BoJ continua comunque a sostenere che il trend verso l'arrivo dell'inflazione procede, anche se ha leggermente rinviato (al 2015 inoltrato) il conseguimento del target.
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