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Annata positiva: più capitali e buone performance di Borsa

Il gap italiano: secondo Monica Regazzi (nella foto), patner di Bcg il private baking italiano ha sempre avuto un ritorno più basso sulle masse rispetto alla media europea. Ma il gap si è andato assottigliando: oggi ci sono 12-14 punti base di differenzaIl gap italiano: secondo Monica Regazzi (nella foto), patner di Bcg il private baking italiano ha sempre avuto un ritorno più basso sulle masse rispetto alla media europea. Ma il gap si è andato assottigliando: oggi ci sono 12-14 punti base di differenza

i certo il rally delle Borse sta aiutando le piccole reti, ma c'è comunque una crescita significativa della nuova raccolta. È il caso di Banca intermobiliare: «Il 2013 ha avuto per noi un andamento molto positivo in termini di masse gestite - rileva Stefano Piantelli, a capo della struttura -: abbiamo registrato un incremento dell'11,4% a fine settembre. Il 9,4% è imputabile a nuova raccolta e il 2% alla performance dei prodotti». Fabio Candeli, ad di Banca Profilo, condivide la visione di un'industria del private banking in fase di profonda trasformazione: «Sono entrati nella partita nuovi operatori, come le reti di promotori finanziari con modelli di sviluppo della struttura distributiva molto aggressivi e focalizzati su una offerta ai clienti incentrata su prodotti della "casa". Si tratta di modelli molto diversi dal nostro, focalizzato sui processi di selezione di eccellenze nell'ambito dell'investment management rispetto alla produzione diretta». Anche per Banca Profilo i risultati sono soddisfacenti, con un primo semestre 2013 che ha visto la raccolta totale in crescita del 5% (4,2 miliardi), e il Mol a 5,6 miliardi (+31% rispetto al 2012 al netto degli elementi non ricorrenti): «Per il 2014 – conclude Candeli – ci aspettiamo un consolidamento degli asset in gestione ma soprattutto una significativa crescita delle masse in consulenza».

L'anno in corso si sta chiudendo in maniera soddisfacente anche per Banca Finnat sia in termini di nuova clientela, sia di raccolta complessiva in particolare per quella in risparmio gestito. «Prevediamo un incremento della massa superiore ai 400 milioni per fine anno – spiega Carlo Angelo Pittatore, direttore commerciale – . La crescita deriva oltre che dall'azione di referral da una intensa azione di marketing. In particolare abbiamo intrapreso un processo di assunzione di giovani risorse fortemente competenti che, affiancate da gestori senior, migliorano la copertura per fasce di età della clientela. In tal modo stiamo superando quel problema strutturale di una base di clientela piuttosto avanti negli anni».

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