Bali, gli Emergenti cercano di rianimare il Doha Round
Cina, Brasile, India vogliono rianimare ciò che resta del Wto, almeno a livello di negoziati commerciali tra i Paesi aderenti. Partito il 2 a Bali, in Indonesia, fino al 6, la nona sessione del Round Doha Development Agenda (Dda), bloccato dal 2008. La delegazione italiana è guidata dal viceministro allo Sviluppo economico Carlo Calenda. I cosiddetti Paesi emergenti giocheranno tutte le loro carte per portare a casa il massimo del risultato
dalla nostra corrispondente da Pechino Rita Fatiguso
1. Bali round/Le guerre commerciali
(Epa)
Perché ci sono guerre difficili da vincere, specie quelle sul commercio e specie per i Paesi in via di sviluppo. A 12 anni dal primo step del Doha Development Round, accordo volto a creare sviluppo e prosperità tra le nazioni più povere. Resta solo una sfilza di scadenze non rispettate e di mancati accordi tra i Paesi membri, come la mancata adesione della settimana scorsa ad un pacchetto di misure.
I 159 membri Wto, Stati Uniti compresi, negli ultimi anni hanno optato per accordi più piccoli, bilaterali e regionali, e il ruolo dell'organizzazione nella liberalizzazione dei commerci è diventata residuale. Ma a Bali c'è una sorta di negoziato parallelo che punta a raggiungere almeno alcuni risultati, il cosiddetto Bali package. Qui di seguito proponiamo una scheda tecnica che tocca i punti salienti del negoziato.
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