Quando i dirigenti fanno flop. Da Ballmer all'ad di Blackberry, i cinque peggiori ad del 2013
Se il timone regge, l'azienda regge. Ma se il timone crolla, o sbaglia direzione... La Bbc ha stilato una classifica dei cinque "worst Ceo" del 2013: i peggiori amministratori delegati dell'anno. I criteri? Ribassi nelle performance, poca visione d'insieme, voragini nei conti e nell'amministrazione. Dal contestatissimo erede di Gates Steve Ballmer al paperone brasiliano Eike Batista, ecco i super dirigenti che hanno fatto peggio
di Alberto Magnani
2. I cinque peggiori Ceo del 2013 / Ron Johnson
Che cosa accomuna la Apple alla più tradizionale delle catene di grandi magazzini a stelle e strisce, la J.C. Penney? La risposta è più facile del previsto: niente. Non deve averla pensata così Ron Johnson, ex Ceo dell'impero da più di 1000 centri commerciali e 111 anni di storia. Prima della sua liquidazione, nell'aprile 2013, la società ha perso qualcosa come 4 miliardi di dollari di guadagni e visto crollare il suo stock price del 50%. Nei suoi 17 mesi al timone, prima di essere rimpiazzato dal precedessore Mike Ullman, Johnson ha commesso l'errore di trasferire le sue strategie di retail da un colosso high tech come Apple a una super filiera di supermercati a uso e consumo della famiglie della Middle class statunitense. Sempre a Johnson, che pure aveva lasciato tutt'altro segno nella creature di Steve Jobs, si rinfacciano alcuni malriusciti esperimenti di "fidelizzazione" con i dipendenti. A cominciare dal video auto-promozionale che Johnson inviava regolarmente ai suoi dipendenti da Palo Alto, la residenza californiana che il Ceo non ha mai voluto abbandonare in favore del quartier generale di Dallas.
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