Quando i dirigenti fanno flop. Da Ballmer all'ad di Blackberry, i cinque peggiori ad del 2013
Se il timone regge, l'azienda regge. Ma se il timone crolla, o sbaglia direzione... La Bbc ha stilato una classifica dei cinque "worst Ceo" del 2013: i peggiori amministratori delegati dell'anno. I criteri? Ribassi nelle performance, poca visione d'insieme, voragini nei conti e nell'amministrazione. Dal contestatissimo erede di Gates Steve Ballmer al paperone brasiliano Eike Batista, ecco i super dirigenti che hanno fatto peggio
di Alberto Magnani
3. I cinque peggiori Ceo del 2013 / Thorsten Heins
Per essere un "esperto di comunicazione", l'ex Ceo di Blackberry Thorsten Heins avrebbe potuto fare pratica con le dichiarazioni. Il manager tedesco, incalzato dalla concorrenza spietata di Apple e Samsung, ha più volte sostenuto che non servissero "cambiamenti drastici" a una linea di prodotti in caduta libera. Tanto era: nei suoi 22 mesi da ad, il valore di mercato della società canadese è calato di un ulteriore 60%. Le perdite, pari a 1 miliardo di dollari, sono imputate soprattutto alla rincorsa rallentata delle fasce di clienti concesse dal doppio sorpasso di I Phone e Galaxy. Heins è stato rimpiazzato lo scorso 4 novembre, con una buonuscita da 22 milioni di dollari che ha fatto irritare più di una fonte interna. O esterne, come le migliaia di dipendenti che hanno pagato con il licenziamento il mancato salvataggio del prodotto.
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