Calcio: mele (marce), quaderni, mutande e valzer. Un anno di miserie e nobiltà del pallone
Nessun pronostico in questa carrellata del 2013, ma uno sguardo, nel pieno rispetto dell'alfabeto, alle voci, ai nomi, alle storie, alle miserie, alle speranze dell'anno del pallone che sta per lasciarci. Un po' meno attenti alle tattiche di gioco e un po' più a quanto si agita dentro e intorno al calcio. Con le sue infinite miserie e qualche nobiltà. E con la nostra irrazionale passione.
di Giuseppe Ceretti
7. Un anno di miserie e nobiltà del calcio / G come Galliani
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L'ad dimezzato, proconsole berlusconiano ci lascia, forse no, anzi è probabile. L'infanta Barbara (vedi alla I) lo ha colpito nell'onore e il fido Lothar che risponde solo al gran capo, non ha retto all'offesa: me ne vado, fate i conti. Proprio dopo aver fatto i conti, il gran capo ha proposto di dividere le deleghe, tanto per non dover pagare una liquidazione che vale come un paio di campioni sul mercato. Il copione della telenovela rossonera manca per ora delle ultime pagine. Certo che dire addio al fido servitore dal grande intuito e capace di figuracce mondiali (leggi Marsiglia) per conto del signore, è dura.
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