Calcio: mele (marce), quaderni, mutande e valzer. Un anno di miserie e nobiltà del pallone
Nessun pronostico in questa carrellata del 2013, ma uno sguardo, nel pieno rispetto dell'alfabeto, alle voci, ai nomi, alle storie, alle miserie, alle speranze dell'anno del pallone che sta per lasciarci. Un po' meno attenti alle tattiche di gioco e un po' più a quanto si agita dentro e intorno al calcio. Con le sue infinite miserie e qualche nobiltà. E con la nostra irrazionale passione.
di Giuseppe Ceretti
14. Un anno di miserie e nobiltà del calcio / P come Prandelli
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Non può mancare un pensiero e insieme un omaggio, nell'anno dei mondiali, al nostro cittì. Comunque vada l'avventura brasiliana, gli dobbiamo riconoscenza per il coraggio dimostrato nelle scelte e per la sensibilità sociale del personaggio pubblico. Sempre pronto a schierarsi nelle battaglie di civiltà, sempre sensibile ai problemi che stanno oltre il dorato mondo al quale appartiene. Come tecnico non ha timore a proporre gioco, a rischiare. Agli Europei ha ceduto solo ai campeon spagnoli. Non porta con sé un grandissimo gruppo, con un reparto arretrato che ha poche alternative e che davanti punta sul nome bene augurante di Rossi e sull'enigma Balotelli (vedi alla B). Ma siamo certi che ci proverà. Senza accampare alibi, come invano hanno cercato di suggerire alcuni improvvidi commentatori. In bocca al lupo, mister.
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