Tutti sul carro. La corsa dei leader populisti all'attacco dell'Europa. Ecco chi sono
Il sogno europeo rischia di incrinarsi di fronte agli effetti devastanti della crisi del debito sovrano e all'aumento della disoccupazione. Una frattura che rischia di spaccare l'Unione in due realtà economiche distinte e sempre più conflittuali: un Nord ricco e un Sud in difficoltà costretto ad emigrare. Nel 2007 il 57% dell'opinione pubblica europea aveva una visione positiva dell'Unione. A pochi mesi dalle elezioni che dal 22 al 27 maggio rinnoveranno il Parlamento europeo dotato di nuovi poteri – come la scelta del presidente della commissione europea – tale percentuale si è ridotta al 30%. Il minimo storico di un processo di integrazione in difficoltà.
di Vittorio Da Rold
6. Francia: Marine con la lotta all'Europa supera nei sondaggi socialisti e neogollisti
Marine Le Pen ha spostato il baricentro dell'azione politica del Front National, puntando sull'antieuropeismo, la lotta all'euroburocrazia di Bruxelles e alla moneta unica, mettendo nel cassetto i vecchi e polverosi proclami anti-semiti e xenofobi del padre. Un capovolgimento copernicano che ha posto l'Europa come la causa della crisi e il ritorno alla nazione e il franco come la salvezza del generoso welfare transalpino. Alle ultime presidenziali Le Pen ha catturato il 17%, ma i sondaggi la danno in forte crescita, addirittura davanti al partito socialista del presidente Hollande, ai minimi storici per popolarità, e all'Ump.
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