Dal lusso alla meccanica per l'alimentare, il made in Italy va a caccia del sogno «cinese»
Cinesi laureati in Italia, italiani da sempre o di seconda generazione. In 140 ieri hanno incontrato16 aziende italiane dal lusso alla meccanica all'alimentare nel corso del IV China Career Day, organizzato ieri a Milano. Cosa sognano i ragazzi e cosa cercano le imprese?
di Laura Cavestri
4. Made in Italy a caccia del sogno «cinese» / Luca Tognetti

Luca Tognetti (foto di Daniele Rummolo)
Ingegneri meccanici ed elettronici che siano anche "mediatori culturali" tra Europa e Cina. Sono i profili che cerca Luca Tognetti, della marchigiana Elica (cappe da cucina), che ha dal 2010 una joint venture di maggioranza nel Far East. "La conocenza del cinese per noi è essenziale e sono avvantaggiati i cinesi di seconda generazione ma non abbiamo pregiudizi". Tognetti però riconosce che se i cinesi di seconda generazione sono "affamati" di affermazione, spesso sono meno disponibili a vivere in Cina o a pensarsi una carriera lì. Cosa che invece, forse per la drammatica disoccupazione giovanile, "spaventa sempre meno i giovani italiani".
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