Dal lusso alla meccanica per l'alimentare, il made in Italy va a caccia del sogno «cinese»
Cinesi laureati in Italia, italiani da sempre o di seconda generazione. In 140 ieri hanno incontrato16 aziende italiane dal lusso alla meccanica all'alimentare nel corso del IV China Career Day, organizzato ieri a Milano. Cosa sognano i ragazzi e cosa cercano le imprese?
di Laura Cavestri
2. Made in Italy a caccia del sogno «cinese» / Xu Shixi

Xu Shixi (foto di Daniele Rummolo)
Xu Shixi ha 31 anni e parla 5 lingue. Nata in Cina, crescita a Boston, laureata in Economia a Mosca, ha lavorato a Madrid. "Poi ho seguito la mia passione per la moda ed eccomi a Milano" dove frequenta un master in Fashion Management all'istituto Marangoni. "Io voglio lavorare – spiega scusandosi di non poterlo fare – e so che potrei dare molto a questo Paese ma, e penso di parlare a nome di tanti giovani stranieri in Italia, avete una politica dei permessi di soggiorno assurda e incomprensibile. Che mi obbliga di fatto ad essere studentessa e a non poter ottenere un permesso di soggiorno per lavoro per i tempi biblici del decreto flussi e i criteri sulle quote di ingresso per Paesi".
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