Dalla moda ai campi: Renzo Rosso, Roberto Cavalli e altri imprenditori che investono nell'agroalimentare
L'agroalimentare italiano è un boccone ghiotto per chi vuol investire. Anche per gli imprenditori di settori più o meno "lontani", guidati da passione o interesse verso il buon cibo e il buon vino prodotto in Italia (e apprezzato nel mondo). D'altra parte non è un caso che le esportazioni dell'agroalimentare abbiano raggiunto l'anno scorso un boom storico.
di D.Aq.
4. L'appeal del business nell'agroalimentare / Ferragamo

Ferruccio Ferragamo, nipote del fondatore del gruppo fiorentino, nella sua tenuta medievale del Borro a San Giustino Valdarno ha iniziato con un resort ma oggi produce 150mila bottiglie e olio extravergine. «Sono molto felice di aver intrapreso questa avventura che mi diverte molto», ha raccontato Ferragamo. «Ho scoperto affinità tra la moda e il vino, soprattutto nelle percezioni sensitive che ci fanno comprendere la qualità di un prodotto: ad esempio le sfumature nei toni di un vino riconducono ai colori delle creazioni della nostra casa di moda». Vini di punta della tenuta sono Il Borro e il Pian di Nova.
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