Come farsi comprare da un colosso. E vivere felici
In Silicon Valley la chiamano "exit", uscita: è quel fenomeno in cui i colossi hi-tech, come Google, Twitter e Facebook, comprano piccole e grandi startup innovative a cifre con molti zeri. Per molti imprenditori delle nuove tecnologie farsi comprare è un punto di arrivo. E spesso di ripartenza. Vediamo alcune storie di italiani di successo che i colossi Usa si sono contesi
di Eleonora Chioda
4. Farsi comprare e vivere felici / 4. Gli esperti: perché l'Italia resta indietro
Alberto Onetti e Marco Marinucci
Exit e Italia, una storia di mercato inesistente e occasioni perdute. Come quella più eclatante del 2013. Eos, la startup del ricercatore Silvano Spinelli che sta sviluppando una nuova terapia antitumorale, è stata acquistata dall'americana Clovis Oncology per 400 milioni di dollari. «In Italia la strada che porta una startup all'exit è stretta e tutta in salita» dicono Marco Marinucci e Alberto Onetti, rispettivamente fondatore e Chairman di Mind the Bridge, la fondazione californiana che supporta lo sviluppo dell'imprenditorialità in Italia e che ha dedicato un convegno all'argomento.
«In Italia ci sono tre ordine di problemi: 1) Mancano grandi aziende attive nelle nuove tecnologie. 2) Il nostro mercato finanziario è piccolo (la capitalizzazione di borsa è in media il 25% del PIL, contro il 110% negli Stati Uniti) e quindi le opportunità per la quotazione sul mercato sono limitate 3) C'è infine anche un problema di mentalità» commenta Onetti. «L'imprenditore italiano non vuole vendere. Per non perdere il controllo dell'azienda ne sacrifica il potenziale di crescita. In Usa invece chi crea una startup ha un progetto ambizioso: porta in casa persone, fa entrare capitali, punta all'exit o a un'IPO. Non ha paura di essere messo da parte. Anzi, spesso i founder vogliono uscire. Incassare e ripartire con una nuova impresa» spiega Alberto Onetti.
Consigli ai giovani per farsi comprare da un colosso? «Avvicinatevi fisicamente (almeno in parte) e strategicamente al mercato del potenziale acquirente. Leggete le loro offerte di lavoro. E poi mostrate di avere un buon team, ma soprattutto una strategia e una cultura di impresa compatibile con quella del compratore. Bisogna avere una visione completa del business: social engagement, "do-it-yourself", attitudine, capacità di lavorare in gruppi talentuosi» aggiunge Marinucci.
Il problema delle exit non è solo italiano, ma anche europeo. Per questo la Commissione Europea ha appena lanciato il programma Startup Europe Partnership (SEP) che sarà guidato proprio da Mind the Bridge. «L'obiettivo è far crescere le startup e promuovere le exit, in modo da far girare velocemente la ruota dell'innovazione in Europa. Se non ci sono exit, il motore dell'innovazione si ingolfa» conclude Onetti.
Un po' come dire: no exit, no party!
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