Dai No canal al ritiro della Turchia, i 10 nodi ancora irrisolti di Expo 2015
Mancano 422 giorni all'inizio della kermesse internazionale, ma i ritardi e le difficoltà autorizzative minacciano l'organizzazione di Expo 2015 a Milano. Ecco quali sono i progetti, le opere e le questioni ancora da affrontare per la buona riuscita dell'evento.
di Michela Finizio (hanno collaborato Massimiliano Carbonaro e Sara Monaci)
3. I 10 nodi ancora irrisolti di Expo 2015 / Dopo il caso Turchia, anche altri Paesi se ne vanno
Il commissario unico di Expo, Giuseppe Sala, ha spiegato cosa sta accadendo sul fronte dell'adesione dei Paesi in seguito al giallo sulla rinuncia della Turchia a partecipare all'evento nel 2015 a Milano. «Il caso della Turchia, che ha annunciato la sua decisione di lasciare Expo Milano 2015 nonostante avesse già firmato il contratto di partecipazione, potrebbe non rimanere un caso isolato – ha detto Sala -. Potrebbero seguire anche quei Paesi colpiti conflitti politici, come l'India, l'Ucraina, la Siria, il Mali e la Repubblica centro africana per problematiche di natura socio-economica. Ma nuove adesioni potrebbero sopperire alle possibili uscite. Proseguono le trattative con Stati Uniti, Sud Africa, Norvegia, Portogallo, Lussemburgo, oltre all'Argentina che ci ha detto che verrà ma solo se noi ci occuperemo di costruire il Padiglione». Ci saranno comunque almeno 130 adesioni (per ora siamo a 137) e 60 padiglioni. E intanto la diplomazia internazionale è al lavoro per recuperare la Turchia.
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