Manca poco, pochissimo. Adesso infatti il conto alla rovescia per l'Italia e altri sette paesi sta per scadere: il 28 maggio il tablet di Apple arriverà nelle due versioni Wifi e 3G. Apple non fornisce ufficialmente le cifre, ma le prenotazioni del primo lotto di apparecchi iPad sono andate già esaurite e chi acquista adesso sul sito dell'azienda gli apparecchi vede la data di consegna passare al 7 giugno e oltre.

Secondo le stime di alcuni addetti ai lavori, solo in Italia Apple avrebbe già piazzato tra i 50 e i 70mila pezzi. Negli altri paesi europei la situazione è analoga, con le prenotazioni del primo lotto esaurite nei primi cinque giorni. Negli Usa, dove l'iPad è stato commercializzato il sabato di Pasqua, c'era stato un tutto esaurito analogo sulle prenotazioni a 16 giorni dall'inizio delle vendite, che poi avevano portato a un totale di 400mila iPad venduti nel primo fine settimana, un milione nei primi 28 giorni. Le vendite sopra le stime negli Usa erano state il motivo per cui la vendita in Italia e negli altri otto paesi di "seconda fascia" (altri nove arriveranno a luglio) era stata differita di un mese.

Il prezzo reale dell'iPad "americano" (perfettamente compatibile con quelli che verranno commercializzati in Europa, Italia compresa) è tuttavia differente da quello che viene commercializzato in Europa. La versione dell'iPad che il Sole 24 Ore ha potuto provare dal momento del lancio è quella da 16 Gigabyte dotata di connettività solo Wifi (che quindi dipende da un hot spot per navigare su internet) e in Italia risulta più caro di quello degli Usa: 499 euro contro i 499 dollari più tasse (in media il 10%), che equivalgono al cambio di 433 euro circa. Una differenza di 66 euro rispetto agli Usa, pari al 15% circa. Nel prezzo italiano, allineato con quello degli altri paesi Ue, è compresa anche la "tassa Bondi", che pesa per 8-12 euro, a seconda della dotazione di memoria.

Risolto nei giorni scorsi il "giallo" tedesco, che aveva visto prezzi dell'iPad più alti di una quindicina di euro in Germania rispetto agli altri paesi europei, ma che nel giro di un giorno li ha visti riallinearsi (499 euro per il modello base) ai valori di Italia e Francia. La ragione è nella tassa sulla tutela degli artisti dalla copia digitale, più alta di quella italiana, che Apple ha deciso di assorbire anche nel mercato tedesco, abbassando il prezzo netto.

Adesso a pagare meno sono in sostanza solo gli spagnoli, grazie a una imposta sul valore aggiunto più favorevole (479 euro) e invece pagano pochi euro in più in Gran Bretagna, a seconda del cambio della sterlina (505 euro).

Più interessante quello che accadrà nel settore delle applicazioni per iPad di terze parti, le famose "apps", distribuite via internet tramite l'apparecchio stesso con l'App Store. Il Sole 24 Ore ha potuto curiosare dietro le quinte del negozio italiano, pur senza vedere ancora i prezzi, ma verificando che la maggior parte delle quasi 3mila applicazioni disponibili per iPad sono già state tradotte nella lingua italiana. Inoltre, sono più di 500 gli sviluppatori italiani al lavoro per altrettanti software che andranno sull'iPad, molti dei quali sono conversioni di prodotti già offerti nei mesi passati per iPhone. Inoltre, Apple ha previsto la piena compatibilità, per quanto con qualità inferiore, di iPad con le applicazioni per iPhone e iPod touch.

Nonostante i limiti di iPad (mancanza di una webcam, nessuna porta Usb né compatibilità con Flash di Adobe per la visualizzazione dei siti altamente interattivi, peraltro non più popolare come un tempo), i punti di forza dell'apparecchio sono sicuramente determinati dal potente sistema operativo, che tra pochi mesi verrà aggiornato gratuitamente alla modalità multitasking, e dalla durata reale delle batterie, superiore nelle prove a pieno uso alle 10 ore dichiarate da Apple. Ottima la resa anche come lettore di eBook.

Interessante anche quello che accade con il modello dotato di connessione 3G con micro-sim. In Italia, tramite il negozio online di Apple, è possibile acquistare per adesso solo il modello con micro-sim di Vodafone e tra qualche giorno anche di Tre Italia. Gli altri operatori dovranno attrezzarsi per fornirle separatamente. Questo non accade in Spagna, dove è possibile avere la micro-sim di Orange (con 20 euro di credito prepagato) o quella di Vodafone, in Francia con Orange oppure Sfr (a 9,90 euro con tre giorni di connessione), in Germania con O2, T-Mobile (a 9,95, con 10 euro di credito inclusi) o Vodafone, e in Gran Bretagna, con O2, Orange e Vodafone. Nel nostro paese ha già presentato tariffe ad hoc per iPad, oltre a Vodafone, anche 3 Italia. Più avanti Tim presenterà una offerta con relativa micro-sim. In tutti i mercati gli apparecchi sono privi di blocco su un operatore, con l'eccezione del Giappone.

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