Il debito della Spagna resta su un livello «ragionevole» e lo status «di paese solvibile è garantito»: lo ha dichiarato ieri a Washington il capo del governo di Madrid, José Luis Rodriguez Zapatero, al termine di una giornata nera per la borsa di Madrid sullo sfondo delle preoccupazioni per le finanze pubbliche del paese. «Dopo la crisi, è venuto il momento di ripianare i conti pubblici», ha commentato Zapatero durante una visita alla Camera di commercio americana.

Zapatero ha detto anche che il suo governo ridurrà la spesa di 50 miliardi di euro entro il 2013, anche per riportare il deficit sotto la soglia del 3% del Pil, in conformità alle regole europee. Standard & Poor's, nel gennaio dell'anno scorso, aveva ridotto il rating sul debito spagnolo a AA+ da AAA, e nel dicembre scorso ha modificato anche l'outlook sulla nazione da «stabile» a «negativo».

Zapatero ha aggiunto che il sistema bancario del suo paese «ha dimostrato di essere elastico» e che la Spagna «ha provato la sua capacità di crescere e a gesrire bene le sue risorse». «Sappiamo le riforme che dobbiamo fare e sono certo che gli spagnoli saranno con noi», ha proseguito il primo ministro. Zapatero di recente ha annunciato un innalzamento delle tasse e dell'età pensionabile come parte del pacchetto per ridurre il debito spagnolo.

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