AGGIORNAMENTO ORE 22.10

Chiusura contrastata per Wall Street. Il Dow Jones chiude quasi invariato, -0,03% a 10.970,37 punti, il Nasdaq avanza dello 0,30% a 2.436,81 punti, mentre lo S&P 500 sale dello 0,17% a 1.189,45 punti. Questo nonostante le rassicurazioni della Fed: i tassi di interesse rimarranno bassi per un periodo prolungato. Le Borse europee hanno invece chiuso in rialzo, dopo una seduta condotta sotto pressione per i timori sulla tenuta della Grecia. In evidenza i titoli petroliferi e bancari. A Milano il FTSE Mib cresce dello 0,6% a 23.346,66 punti. Acquisti sul settore energia con Tenaris e Saipem. Bene Fastweb dopo l'accordo per il no al commissariamento e Bim, sulla scia dell'opa di Veneto Banca.

A Londra l'indice Ftse 100 sale dello 0,58% a 5,778,10 punti, a Francoforte il Dax sale dello 0,27% a 6.252,21 punti e a Parigi il Cac 40 guadagna lo 0,49% a 4.053,94 punti. A picco Atene che perde il 2,78 per cento. Secondo l'agenzia Market News, il governo greco, preoccupato delle dure condizioni che il Fondo monetario internazionale vorrebbe imporre in cambio degli aiuti, vuole modificare l'accordo siglato al summit Ue del mese scorso per evitare il contributo del Fondo. Il governo smentisce di voler rinegoziare l'accordo, mentre per il Financial Times la Grecia vuole raccogliere, con la sua programmata emissione in dollari, dai 5 ai 10 miliardi.

Il barometro della crisi greca segnala, oltre alla flessione dell'euro, un peggioramento dello spread tra titoli di stato decennali greci e Bund che è balzato ai massimi dallo scorso gennaio di 380 punti base, mentre i titoli bancari accusano perdite nell'ordine del 3%. Inoltre i Cds quinquennali, cioè il costo per assicurare titoli del Tesoro greco, sono saliti a 354mila dollari per 10 milioni di debito da 347 mila del 2 aprile.

Il petrolio ha terminato la seduta in rialzo, dopo avere toccato nel corso della giornata gli 87 dollari al barile, alla vigilia del dato sulle scorte settimanali di energia. A fine seduta, prima delle operazioni di compensazione, i future sul greggio con scadenza a maggio si attestano a 86,84 dollari al barile, in aumento di 22 centesimi rispetto alla chiusura di ieri.

Mosse italiane per contare di più nella Borsa di Londra(di Morya Longo)
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