«Anche perché -riprende Fugnoli - l'obiettivo dell'industria made in germany è il Far East, la Cina. È laggiù che gira a pieno regime la vera locomotiva mondiale. Mentre» il cortile di casa europeo ha perso un po' di peso. «Giocoforza, meglio che l'euro si indebolisca per aiutare gli esportatori teutonici: con il cambio a 1,5 sul dollari si fatica; se si viaggia attorno a 1,33 le cose vanno un po' meglio».
La valutazione delle blue chip di Francoforte
Al di là di questa considerazione macro-economica, Berd Kiegler, senior fund manager di Raiffesen capital management, sotolinea che proprio «i settori industriali ciclici», cioè più esposti alla congiuntura compresa quella cinese, «dovrebbe performare meglio». All'interno di un paniere, il Dax 30 di Francoforte, che è da considerare sopravvalutato? «Non lo credo - risponde Kiegler - L'indice tratta a 13 volte gli utili e 1,5 il book value: un livello che storicamente è da considerarsi neutro. Sono i bassi tassi d'interesse, e l'enorme liquidità, a sostenere i corsi azionari».
Il settore automotive
Non si può, parlando di Germania, prescindere dal comparto automotive: quali le prospettive delle cause automobilistiche? «Sarà il settore del segmento premium (Audi, Bmw e Mercedes, ndr) che dovrebbe avvantaggiarsi della ripartenza degli investimenti, presumibilmente nel 2010», risponde l'esperto. Che sulle banche tedesche ha una visione chiara: «A ben vedere, gli istituti europei e amercani sono espesti sulla Grecia che, però, non è l'unico stato occidentale dove il rischio sul debito sovrano è cresciuto». Comunque, un incremento del prezzo al rischio su Atene non è da escludere e «questo potrebbe mettere pressione sugli istituti finanziari tedeschi».
Protezione dei forti guadagni degli ultimi 12 mesi
Rispetto, invece, all'approccio dell'analisi tecnica gli esperti del gruppo Banca Sella sottolineano che «il focus deve spostarsi sulla protezione dei forti guadagni messi a segno negli ultimi 12 mesi. Quindi si può pensare ad un alleggerimento del portafoglio quando il Dax30 raggiunge l'arera 6.400-6.660. Nuovi acquisti, invece, solo su eventuali correzioni su 5.400-5.500, una area importante di supporto tecnico». E per la fine ell'anno? «Se ci fosse una risalita, la resistenza chiave di 7.250 dovrebbe fermare qualsiai velleità di ulteriore rally delle blue chip di Francoforte».
(L'articolo non costituisce sollecitazione del risparmio e dell'investimento)
vittorio.carlini@ilsole24ore.com
Torna alla pagina iniziale
©RIPRODUZIONE RISERVATA