Le Borse europee riducono le perdite nel finale di seduta e, con l'eccezione del Dax30 di Francoforte, chiudono in territorio negativo ma, appunto, lontano dai minimi di giornata. La giornata di Borsa è stata all'insegna delle prese di beneficio, dopo il maxi rally della vigilia sulla scia del maxi piano a sostegno dei debiti sovrani varato domenica dall'Unione europea. Dopo un'apertura in deciso calo, ampliato a metà seduta, gli indici hanno però recuperato sul finale sulla scia di Wall Street che, tuttavia, dopo aver ballato sopra e sotto la parità ha archiviato la giornata contrastata: il Dow Jones ha perso lo 0,43% e l'S&P500 lo 0,34%; in lieve rialzo il Nasdaq (+0,03%). A Milano il Ftse Mib ha perso lo 0,46% a 20.874 punti, mentre l'All Share è sceso dello 0,47%.
Sul listino milanese cedono i titoli bancari, protagonisti del balzo della vigilia. Penalizzate soprattutto Azimut, Banca Mps, Banca Popolare di Milano e Intesa Sanpaolo. In controtendenza le tlc con Tiscali e Telecom Italia.
L'euroresta debole, ma chiude sul filo di 1,27 sul dollaro. La moneta unica in mattina era scesa a 1,2664 a causa del possibile declassamento del rating di Grecia e Portogallo da parte di Moody's. Nel finale, però, ha riguadagnato terreno grazie al recupero dei mercati e alla tenuta di Wall Street. L'euro ha quindi terminato giornata a 1,2698 (1,2861 ieri e 1,2698 la Bce). Gli operatori temono che il piano di aiuti dell'Ue non riesca a stabilizzare la zona euro. Per questa ragione la moneta unica é tornata a scendere, anche se non ai minimi toccati la scorsa settimana quando si era attestato poco sopra gli 1,25 dollari.
Il lingotto giallo sui massimi
L'oro, bene rifugio per eccellenza, ha toccato un nuovo record storico. I future sul metallo prezioso volano a 1.230,80 dollari l'oncia.
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