Il piano straordinario per le nuove carceri, i quattro ospedali costruiti dalla regione Calabria con i poteri speciali dell'emergenza e le regate della «Louis Vuitton World cup» alla Maddalena in primavera: sono tre delle attività di supporto tecnico e consulenza che entreranno subito nel portafoglio 2010 della «Protezione civile servizi Spa», la società per azioni voluta da Guido Bertolaso per svolgere le attività strumentali del dipartimento della protezione civile.

La Pcs potrà muoversi a 360 gradi nel campo delle emergenze e dei grandi eventi, potendo espandere la propria attività ben oltre l'attuale raggio di azione del dipartimento insediato alla presidenza del Consiglio: se Bertolaso ha pieni poteri sulla Louis Vuitton cup alla Maddalena grazie all'ordinanza firmata da Silvio Berlusconi il 30 dicembre scorso, il commissario straordinario per il piano carceri è il dirigente del ministero della Giustizia Franco Ionta, mentre quello per gli ospedali calabresi è il governatore Agazio Loiero. Anche loro – in quanto dotati di poteri emergenziali – potranno avvalersi dei servizi della Pcs spa, come previsto dal decreto legge che istituisce la società e che oggi dovrebbe avere l'approvazione del Senato.

Il dipartimento della Protezione civile sarà il principale committente (ma non l'unico) della Pcs attraverso la stipula di un contratto di servizio: sarà questo lo zoccolo duro per la start up che però potrà prendere lavoro da tutte le amministrazioni pubbliche, centrali e locali, e dai numerosi commissari straordinari chiamati a fronteggiare emergenze piccole e grandi sul territorio.

A conferma del dilagare del "modello Bertolaso" – come modello di efficienza fondata su regole straordinarie – sarebbe sufficiente ricordare alcuni grandi eventi finiti sotto il controllo della protezione civile: dai mondiali di ciclismo di Varese nel 2008, utili per completare la tangenziale che la città aspettava da anni, all'America's cup di Trapani che ha permesso di completare la rete fognaria, dal G-8 mai fatto alla Maddalena ai mondiali di nuoto di Roma al convegno eucaristico mondiale in Umbria. Senza dimenticare gli aiuti internazionali ad Haiti o i due sforzi maggiori, la ricostruzione abruzzese e l'emergenza rifiuti in Campania, che oggi vengono ricondotti verso la gestione ordinaria con lo stesso decreto legge.

Anche i numeri raccontano, però, il dilagare del "modello protezione civile": nel 2009 Berlusconi ha firmato 78 decreti del presidente del consiglio dei ministri sulle emergenze e 79 ordinanze di protezione civile per far fronte a calamità ed eventi speciali.

Non è solo il dipartimento guidato da Bertolaso a usufruire di poteri eccezionali che ormai investono sindaci, governatori, prefetti, provveditori. Commissari straordinari vengono nominati per la realizzazione delle grandi opere, per l'Expo 2015 (ma Bertolaso non c'entra e i poteri per realizzare i parcheggi vanno al sindaco Moratti), per il piano carceri, che in questo scenario di "emergenza continua" rappresenta un ulteriore salto di qualità.

A freddo, infatti, il governo ha tramutato l'iter ordinario del piano carceri – per cui aveva chiesto la collaborazione di Confindustria e Ance e addirittura finanziamenti privati – in un percorso a tappe forzate e poteri emergenziali che porterà dritto alla Pcs.

Nelle praterie delle emergenze dilaganti e dei superpoteri sempre più diffusi, in deroga alle leggi ordinarie, la nuova spa si muoverà con una struttura agile e una missione che ricorda quella di vecchi «concessionari di committenza» dell'Iri degli anni 80 come Italstat, Italposte o Italsanità. Un milione di capitale sociale e cinque milioni di contributo statale nel biennio 2010-2011 significano per la Pcs un cda snello a tre componenti, un dirigente generale in funzione di amministratore delegato, tre dirigenti di area e trenta unità di personale. Anche questo è uno zoccolo duro che vale per la start up: via via che saranno firmati contratti e convenzioni con le amministrazioni, la struttura e il fatturato cresceranno. Impossibile dai conti di Palazzo Chigi capire quale sia oggi l'indotto del dipartimento della Protezione civile: i 2.072 milioni iscritti al bilancio consuntivo 2009 e la stessa somma nel bilancio preventivo 2010 vanno per gran parte al pagamento di mutui contratti per vecchi interventi e sono una cifra poco significativa. Resta il fatto che il budget è in salita rispetto al passato (1,5 miliardi nel 2008) e soprattutto che si nutre, fuori di questi conti, del finanziamento delle emergenze che arriva con i singoli decreti.

Quanto alla missione della Pcs, gli uomini di Bertolaso - che resterà sottosegretario per l'intero 2010, ha annunciato una nota di Palazzo Chigi - provano a spegnere le polemiche. La spa svolgerà solo le funzioni tipiche della stazione appaltante come indire una gara, fare la direzione lavori, vigilare sui lavori. Per l'assegnazione dei lavori saranno seguite le procedure previste dalle norme Ue e nazionali in materia di trasparenza. «Abbiamo sempre rispettato le regole e continueremo a farlo», dicono alla protezione civile. Un emendamento che fissa questo paletto del rispetto delle norme sugli appalti è stato presentato anche dal relatore al decreto legge che oggi affronta l'ultimo passaggio nell'aula del Senato. Resta un'area grigia la progettazione che viene assorbita pure fra le attività della Pcs, suscitando la reazione ostile di società di ingegneria e architetti.

Sugli appalti il «paletto» con gare e regole europee

 

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