Il candidato del centro sinistra
La specializzazione degli scali è la via per uscire dall'impasse che vede Malpensa penalizzata senza vantaggi per Linate. Il nodo è sostenere la vocazione di Malpensa quale aeroporto internazionale e intercontinentale. Per farlo bisogna rendere accessibile lo scalo connettendolo con l'Alta velocità e con Milano Centrale. Per Linate va posto termine al monopolio Alitalia-Cai sulla rotta per Fiumicino.
Per quanto riguarda l'università, il futuro della Lombardia sta in uno sviluppo economico basato sulla ricerca scientifica e tecnologica: è necessario irrobustire le relazioni tra atenei e imprese, sostenere la collaborazione tra università lombarde ed internazionali, mettere a disposizione facilitazioni economiche e logistiche per attrarre studenti e docenti di altri Paesi. Per questo bisogna rimuovere gli ostacoli di una legge sull'immigrazione che penalizza i talenti. Occorre infine lanciare una politica di borse di studio regionali a integrazione dei compensi percepiti dai ricercatori.
Dobbiamo rivedere il Patto di stabilità che impedisce anche ai virtuosi di investire. La Regione deve essere parte attiva, con la Cassa depositi e prestiti, nel sistema di garanzie nel rapporto banca-impresa sulla certezza della riscossione dei crediti.
Sono d'accordo con la proposta degli artigiani. L'attuale separazione di competenze non ha giovato alla piccolissima impresa e all'artigianato nella crisi.
Dobbiamo guardare all'artigianato come a un settore cruciale, prevedendo un pacchetto formato da sostegni economici, formazione qualificata ed accesso alle tecnologie. Dobbiamo rivedere la politica degli incentivi alle imprese della Regione che finora non ha avuto effetti sulla competitività internazionale. Sono un sostenitore del federalismo fiscale, ma di quello vero, che coniuga autonomia e responsabilità nella gestione delle risorse pubbliche. Oggi abbiamo solo norme-manifesto che mal si conciliano con pratiche centralistiche che premiano gli enti inefficienti. L'obiettivo è spendere meno e meglio per liberare risorse per lo sviluppo. Alle aziende servono politiche efficaci per l'internazionalizzazione: qualcosa di più serio del contributo alle spese per viaggi all'estero. Lo sbarco sui mercati emergenti richiede rapporti con il sistema creditizio, rafforzamento delle competenze tecnologiche, capacità di proporsi non come singoli ma come network che offre prodotti e servizi. Dobbiamo utilizzare in modo migliore le risorse degli incentivi regionali. Ci sono poi risorse inutilizzate, quelle delle sanzioni, che possono essere usate per implementare i servizi delle Asl preposti alla tutela sul posto di lavoro.
I fatti recenti di malaffare che hanno segnato il rapporto tra politica e impresa richiedono un cambio di passo anche della Regione, non esente da fenomeni di corruttela. Un'authority indipendente titolare delle nomine pubbliche potrebbe essere una soluzione per chiudere con la lottizzazione negli ospedali e nelle aziende pubbliche e aprire la strada al merito.
La formazione continua è il punto debole delle attuali politiche regionali della formazione professionale. Questo è vero in modo particolare per i professionisti autonomi per cui è stato fatto poco o nulla. La proposta avanzata dalla Rete è praticabile, anche alla luce di una modifica dell'attuale sistema di accreditamento degli enti formativi, non sempre in grado di valorizzare le eccellenze del territorio. Corretta la proposta della Cgil: è un impegno che ho già messo nel mio programma. Si devono sperimentare forme nuove di disciplina del mercato del lavoro. Guardo con interesse alle proposte di Tito Boeri e di Pietro Ichino sulla flexsicurity, che potrebbe essere di aiuto in una regione manifatturiera come la nostra. Nuove norme sono indispensabili per tutelare i lavoratori e liberare le energie del sistema produttivo che fatica a competere con i mercati globali. L'agricoltura lombarda è la prima per dimensione in Italia. Per dare al settore un futuro è necessario sostenere le filiere, tutelare le specialità agroalimentari, incentivare il modello di agricoltura multifunzionale e potenziare le tutele.

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