Mettiamoci nei panni, chi vi scrive lo è, del milione e 644mila clienti che si servono di Fastweb per telefonare via rete fissa, navigare su Internet o guardare la Tv digitale e delle altre 210mila persone che hanno scelto la società controllata da Swisscom per i servizi di fonia mobile. Cosa potrà succedere se la prossima settimana il gip di Roma Aldo Morgigni deciderà di commissariare la società dell'ex-presidente Silvio Scaglia e di Telecom Italia Sparkle? Certamente non tutte le domande possono avere una risposta immediata, anche perché l'applicazione del decreto legislativo 231 del 2001 a società in utile e che forniscono un servizio pubblico essenziale pone non pochi interrogativi.

Debitamente interpellati, i portavoce dell'operatore non si sono sottratti alle domande, premettendo che la posizione ufficiale di Fastweb è quella che si legge testuale nel comunicato emesso dalla società: «L'azienda garantisce la continuità dell'attività ai clienti e ai 3.500 dipendenti e alle oltre 8mila persone che lavorano per Fastweb». Andando un poco oltre, vanno registrati i (comprensibili) sfoghi di chi in azienda si è visto arrivare addosso «un fulmine a ciel sereno. Ma va anche detto e scritto che l'ipotesi del commissariamento è molto remota e che i fatti per cui siamo finiti nell'occhio del ciclone risalgono al 2005, prima cioè che questa società venisse acquisita, che si insediasse un nuovo management e che venissero determinati sistemi di controllo».

Fino a ieri i problemi di Fastweb erano legati alle difficoltà di ampliare una rete arrivata a superare i 27mila chilometri sul territorio italiano e una presenza di sostanza nei piccoli centri e nelle aree rurali. Oggi i problemi sono ben altri, compreso il potenziale rischio di "panico" – e di conseguente diaspora - che potrebbe assalire molti dei suoi clienti. Dalla parte del consumatore e della clientela business, infatti, la questione che interessa maggiormente non è tanto relativa ai presunti illeciti perpetrati da Scaglia e da alcuni suoi manager bensì quella subordinata alla domande che seguono.

Se Fastweb fosse commissariata la continuità del servizio sarebbe veramente garantita?
Questa la risposta dei portavoce della società: «Dal lato utente, privato o azienda che sia, non cambierà nulla, non ci saranno impatti di alcun genere in qualsiasi caso». La conferma di questa versione ufficiale arriva dagli operatori del servizio clienti, raggiungibili al numero verde 192 193. Alla stessa domanda, la loro risposta non cambia e diventa caso mai ancora più rassicurante: «Non si preoccupi, l'attività di servizio è garantita per qualsiasi tipologia di cliente».

E se dovessero verificarsi disservizi di qualsiasi genere alla linea telefonica, al collegamento Internet o alla FastWebTv?
«Sarebbero dovuti – questo dicono pronti gli operatori del call center – a eventuali problemi tecnici della nostra rete o degli apparati in dotazione al cliente, esattamente come potrebbe essere capitato loro un mese fa o potrebbe capitare fra un mese».

Abbiamo quindi provato a interpellare un legale, rivolgendogli la stessa identica domanda. Cosa può succedere a un cliente Fastweb se la società venisse commissariata?
«In linea generale, proprio perché si tratta di servizio pubblico ritenuto essenziale per la persona, non ci dovrebbero essere giustificate e giustificabili sospensioni del servizio perché entrano in gioco in questi casi vincoli di norme superiori. In altri termini la legge garantisce all'utente di non essere lasciato a piedi anche in relazione al fatto che cambiare operatore telefonico non è operazione poi così veloce».

E il contratto di esercizio sottoscritto dall'utente può prevedere un'interruzione del servizio o la recessione del contratto in casi di questo genere?
«Dipende dalla tipologia del contratto. Di norma gli operatori sottopongono, nei limiti di legge, un contratto non discutibile in cui si riservano di inserire una serie di clausole a loro favorevoli, ma nell'ipotesi di un commissariamento è interesse della società e delle parti coinvolte fare di tutto affinché venga garantita la continuità del servizio ai clienti».

Le associazioni dei consumatori potrebbero in qualche modo prendere le parti degli utenti ?
«Fastweb – si legge sul sito della società - ha siglato con le associazioni dei consumatori un protocollo d'intesa relativo alle procedure di conciliazioni paritetiche che permetteranno ai clienti di risolvere le controversie eventualmente sorte durante la fase contrattuale, in modo semplice, rapido e gratuito…. Soltanto dopo aver presentato un reclamo al quale non sia stata data una risposta entro i termini di 30 giorni, previsti dalla Carta dei Servizi, o che non sia stata ritenuta soddisfacente, i clienti Fastweb delle regioni Lazio e Lombardia potranno avviare la procedure tramite l'Associazione dei Consumatori prescelta…».

In attesa della decisione del giudice e di tutti i provvedimenti che ne seguiranno i clienti di Fastweb possono spendere un po' del loro tempo a leggere (e cercare di capire, anche se quanto potrebbe accadere il 2 marzo non è previsto espressamente e appare come un terreno ineslporato) quanto si legge nelle condizioni generali del contratto di servizio che hanno sottoscritto. Contratto, nel caso della telefonia fissa, dove è scritto per esempio che:

Articolo 11 – Autorizzazione e Normativa di settore
«… Fastweb fornisce i servizi sulla base di apposite autorizzazioni generali per la fornitura di reti e/o di servizi di comunicazione elettronica ai sensi dell'articolo 25 del decreto legislativo 1 agosto 2003, n. 259 o di altro titolo autorizzatorio ad essa equivalente rilasciato in virtù della previgente normativa, nonché in conformità alla normativa italiana e comunitaria in materia di telecomunicazioni e che i servizi forniti da o attraverso altre infrastrutture, nazionali o estere, utilizzate per mezzo dei Servizi, sono regolati dalle legislazioni nazionali dei Paesi interessati, dalla regolamentazione internazionale in materia, nonché dai regolamenti di utilizzo delle singole infrastrutture interessate…».

Articolo 12 – Responsabilità per i Servizi
«….ciascuna Parte sarà responsabile del danno cagionato all'altra a causa dell'inadempimento delle obbligazioni derivanti dal Contratto, limitatamente al danno emergente; resta perciò esclusa la responsabilità per i danni indiretti, quali lucro cessante e cioè perdite di ricavi e/o di profitto e/o di opportunità commerciali e/o di affari nonché danni per lesione all'immagine e/o alla reputazione commerciale…. Fastweb e/o e.BisMedia (la società che eroga i servizi di IpTV) non saranno in alcun caso tenute a risarcire danni per importi superiori al corrispettivo annuale relativo al Servizio che ha dato origine al danno, salve le previsioni inderogabili di legge… . e non saranno responsabili dei danni derivanti al Cliente od a terzi in conseguenza di interruzioni, sospensioni, ritardi, o malfunzionamenti dei Servizi dovuti a fatto del Cliente o di terzi o dipendenti da caso fortuito o eventi di forza maggiore o dipendenti da fattori tecnici nel momento di passaggio dalla rete di altro operatore di telecomunicazioni alla rete Fastweb».

Articolo 24 - Risoluzione del Contratto e Condizione Risolutiva
«… Fastweb e/o e.BisMedia potranno risolvere il Contratto nel caso in cui il cliente sia sottoposto a procedura fallimentare o ad altra procedura concorsuale…. nel caso in cui la prestazione dei servizi sia sospesa a causa del mancato pagamento dei corrispettivi dovuti dal Cliente, Fastweb e/o e.BisMedia, trascorsi 15 (quindici)giorni dalla suddetta sospensione, si riservano la facoltà di risolvere immediatamente il Contratto ai sensi dell'art. 1456 c.c., dandone comunicazione scritta al Cliente… qualora per qualunque ragione si risolvesse il contratto con Fastweb o per altre ragioni venisse interrotto o sospeso il servizio di connettività fornito da Fastweb, si risolverà anche il rapporto contrattuale in essere con e.BisMedia e/o con soggetti Terzi fornitori di contenuti, con effetto immediato. In tali casi, fatti salvi eventuali diritti e/o obblighi delle Parti, è esclusa qualsivoglia responsabilità imputabile ad e.BisMedia».

Il comunicato integrale di Fastweb
Parisi: bisogna difendere 8mila posti di lavoro

 

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