LONDRA - Cinque punti per vincere le elezioni: il premier britannico Gordon Brown ha annunciato stamani le priorità strategiche del suo prossimo governo, nella speranza che possano convincere gli elettori a confermare il partito laburista per la quarta volta consecutiva.


Le cinque solenni promesse sono consolidare la ripresa, aumentare lo standard di vita delle famiglie britanniche, promuovere e realizzare un'economia tecnologicamente avanzata, tutelare i servizi essenziali come servizio sanitario nazionale, polizia e scuole e rafforzare la «giustizia nella società». Quest'ultima promessa sarà realizzata tramite il controllo dell'immigrazione, la garanzia di corsi di apprendistato e lavoro per i giovani che non proseguono gli studi, e il pugno di ferro contro la micro-criminalità e le attività anti-sociali.

Si tratta di fatto di un programma New Labour, ha detto Brown, respingendo le accuse di un ritorno a una sinistra più oltranzista del partito nel tentativo di differenziarsi nettamente dai Conservatori. Il premier ha anche rivelato di avere ingaggiato Tim Berners Lee, l'inventore di internet, come superconsulente per accelerare il progresso verso un'economia tecnologicamente avanzata e quindi competitiva.

Tra dieci giorni, secondo la prassi, Brown dovrebbe recarsi dalla Regina a Buckingham Palace per poi annunciare ufficialmente la data del voto, che dovrebbe essere il 6 maggio. Il premier oggi ostenta ottimismo, sostiene di accogliere con entusiasmo la sfida della battaglia elettorale e si dice convinto che il partito laburista possa vincere "anche senza l'aiuto dei liberaldemocratici", considerati l'ago della bilancia in una situazione incerta.

Contrariamente alle previsioni, Brown ha dichiarato che in caso di vittoria laburista intende confermare Alistair Darling come cancelliere: «Naturalmente resterà, - ha detto il premier. – Sta facendo un ottimo lavoro e ha presentato un budget eccellente». Un sondaggio pubblicato oggi e condotto subito dopo la presentazione della finanziaria rivela che sull'economia gli inglesi si fidano più di Brown (33%) che di Cameron (27 per cento). Nell'ultimo sondaggio in dicembre le posizioni erano invertite. Un altro sondaggio dell'Institute of Directors rivela invece che due terzi dei business leader ritengono che Darling sia «negativo» per l'economia britannica e vada sostituito.

I Conservatori e i Liberaldemocratici all'opposizione hanno accolto freddamente l'annuncio delle cinque promesse elettorali laburiste, dichiarando che «non faranno dimenticare tredici anni di fallimenti laburisti».