Stati Uniti e Francia per la fermezza nei confronti del programma nucleare iraniano, giunta l'ora di adottare al più presto delle nuove sanzioni verso Teheran. Lo hanno detto i presidenti Barack Obama e Nicolas Sarkozy dopo il loro colloquio alla Casa Bianca.
«Desidererei vedere le sanzioni in vigore entro alcune settimane», ha puntualizzato Obama, pur riconoscendo come non esista ancora un'unanimità internazionale riguardo al rafforzamento delle sanzioni: «Si tratta di una situazione difficile perché, riconosciamolo, l'Iran è un produttore di petrolio e vi sono Paesi che pensano che i loro interessi commerciali siano più importanti di quelli geopolitici a lungo termine», ha osservato alludendo alla Cina.

Sarkozy ha spiegato come l'Iran «non possa continuare la sua corsa folle» verso il nucleare: «Ho detto al presidente Obama che assieme a Gran Bretagna e Germania faremo di tutto perché l'intera Europa si impegni per l'approvazione delle sanzioni».

Il Segretario di Stato americano Hillary Clinton, ad Ottawa per il vertice dei Ministri degli Esteri del G8, aveva affermato ieri che Pechino offrirà dei suggerimenti nel corso dell'iter del procedimento in seno al Consiglio di Sicurezza dell'Onu, nonostante si sia dichiarata in generale contraria all'adozione di nuove sanzioni.