Londra – Una breve chiacchierata con il presidente francese Nicolas Sarkozy ha aiutato Gordon Brown a chiarirsi le idee. Ci riferiamo alle nuove norme allo studio a Bruxelles che dovranno regolare il mercato degli hedge fund di cui Londra è capitale europea e in alcuni settori anche mondiale. Il premier inglese è infatti "fiducioso" che nel volgere di pochi giorni «si troverà una soluzione soddisfacente per tutti». Fino ad ora Londra era stata piuttosto pessimista e soprattutto piuttosto preoccupata per restrizioni che rischiano di compromettere la leadership britannica. Un punto che Sarkozy ha sollevato ieri nella breve conferenza stampa seguita all'incontro con Brown in Downing Street. «La soluzione dovrà tenere conto delle esigenze di trasparenza, ma questo non dovrà danneggiare la posizione della City londinese».


Circa l'80% dei manager di hedge fund che operano in Europa sono nel miglio quadrato nonostante la recente "fuga" verso la Svizzera dove la fiscalità è molto più morbida di quella che Londra è stata costretta ad adottare per far fronte al credit crunch.

L'industria degli hedge fund teme che il gran parlare del debito greco e del ruolo che la specualzione avrebbe avuto – ruolo pressocché inesistente secondo gli operatori finanziari britannici del settore – possano spingere Bruxelles a restare su posizioni di rigidità. Il faccia a faccia Brown-Sarkozy non ha risolto tutti i punti di dissidio – soprattutto quello relativo al riconoscimento della licenza ad operare da parte delle autorità finanziarie locali in Europa – ma pare aver spianato la strada a un'intesa che i ministri finanziari potrebbero ratificare la prossima settimana.