Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha avvertito oggi il presidente americano Barack Obama che gli Stati Uniti avranno una risposta «devastante», dopo la pubblicazione ieri della nuova dottrina nucleare americana, che non esclude l'impiego dell'arma atomica contro l'Iran.

«Spero che le dichiarazioni pubbliche non siano vere. (Obama) ha minacciato di ricorrere alle armi nucleari e chimiche contro i paesi che non si sottomettono agli Stati Uniti», ha dichiarato il presidente iraniano durante un discorso pronunciato nel Nord Ovest del Paese, e trasmesso in diretta dalla tv di Stato.

«Fai attenzione. Se seguirai le orme di Bush, la risposta delle nazioni sarà altrettanto devastante di quella data a Bush», ha aggiunto. Nel quadro della nuova dottrina nucleare svelata ieri, gli Usa si impegnano a non utilizzare l'arma atomica contro un avversario che ne sia sprovvisto e che rispetti le regole del Trattato di non proliferazione nucleare (Tnp). Ma come ha detto ieri il segretario alla Difesa americano, Robert Gates, nonostante la nuova linea adottata dagli Stati Uniti per l'utilizzo delle armi atomiche, per l'Iran e la Corea del Nord «tutte le opzioni restano sul tavolo».

Intanto fanno discutere le parole pronunciate dal premier turco Recep Tayyip Erdogan, uno dei principali alleati degli Usa in Medioriente, in occasione di una visita di Stato a Parigi. «È Israele la principale minaccia alla pace regionale» ha detto Erdogan ai giornalisti prima di una colazione di lavoro con il presidente francese Nicolas Sarkozy. «Se un paese fa un uso della forza sproporzionato, in Palestina, a Gaza, utilizza bombe al fosforo, non gli diremo "bravo". Gli chiediamo come possa agire in questo modo» ha detto il premier turco. «C'è stato un attacco che ha fatto 1.500 morti (a Gaza tra fine 2008 e inizio 2009) e le ragioni invocate sono delle menzogne» ha aggiunto il capo del governo.

«Goldstone è ebreo e il suo rapporto è chiaro» ha detto ancora Erdogan ha proposito del rapporto richiesto dall'Onu al giudice sudafricano, che accusa Israele, ma anche gruppi palestinesi, di aver commesso crimini di guerra durante l'operazione "Piombo fuso" dell'esercito israeliano a Gaza, dal 27 dicembre 2008 al 18 gennaio 2009. «Non è perchè siamo musulmani che abbiamo questo approccio. Il nostro è un approccio umanitario» ha concluso Erdogan.

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