Semaforo verde dell'Aula del Senato, con il placet di Governo e relatore, al subemendamento del senatori Idv, Elio Lannutti, all'emendamento del Governo sugli stipendi pubblici dei manager, che stabilisce un tetto per gli stipendi dei manager di banche e società quotate che non dovranno superare gli stipendi dei parlamentari e stabilisce il divieto di stock option per i manager delle banche. Il subemendamento Lannutti, firmato anche dal capogruppo dell'Idv al Senato, Felice Belisario, e dai senatori del gruppo Fabio Giambrone e Alfonso Mascitelli, prevede in particolare che «il trattamento economico omnicomprensivo dei componenti dell'organo di amministrazione, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche di banche ed istituti di credito, nonché delle società quotate, non
possa superare il trattamento annuo lordo spettante ai membri del Parlamento».
Sul fronte delle stock option, l'emendamento fa riferimento ai soli manager delle banche, prevedendo che «i sistemi retributivi degli amministratori e dei membri del Consiglio d'amministrazione degli istituti di credito non debbano essere in contrasto con le politiche di prudente gestione del rischio della banca e con le sue strategie di lungo periodo, stabilendo altresì il divieto di includere le stock option» tra gli emolumenti e le indennità di cui
beneficiano gli stessi manager.
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