Una volta c'era la doppia D, quella dei Dolby Lab che rendeva un po' più silenziosi i nastri . Ora nell'era dell'audio numerico compresso le D sono almeno tre D come - ovviamente - digitale, D come desiderio, perché i player fanno parte al pari dei telefonini del tech-fashion, la moda tecnologica che si indossa, e infine D come design. Sì perché, Apple docet, il guscio del player è un elemento fondamentale per il successo in un mercato che vede in questi tempi il passaggio da una tecnologia all'altra: da quella del disco fisso a quella della memoria a stato solido. I grandi lettori con hard disk da 1,8 pollici con tagli da 20, 30 e 60 Gb, per memorizzare dieci mila e più canzoni, stanno lasciando il posto a player su flash memory più piccoli, più sottili e più trasportabili con capienza che va da 1-2 gigabyte fino a quattro. Questi oggetti hanno messo fuori mercato i modelli basati su hard disk da un pollice e sono diventati i preferiti, si veda il successo nell'iPod Nano, anche per questioni di costo. Del resto i grossi player da 20 e passa giga sono quasi sempre vuoti. Una capacità di 2 Gb, che vuol dire più di 500 canzoni con una buona qualità, è più che sufficiente per quasi tutti gli utenti. Ed ecco che qui il bisogno reale dei consumatori sposa l'offerta. E tra i lettori da 2Gb, l'ultima proposta arriva da Creative che ha appena annunciato la versione Plus dello Zen Stone: adesso monta anche il display. Il player (2Gb) è piccolo, comodissimo da portare con sè e il design, evoluzione del Stone, fa impallidire e invecchiare di botto l'Ipod Shuffle. In più è disponibile in sei sei colori. Quasi un oggetto da collezionare. Look hi-tech e raffinato invece per il Samsung K3 (1,2 e 4 Gb). Il lettore è ultrasottile (solo 6,95 mm, poco più del rivale Ipod Nano) e pesa 50 grammi. Il display è un sofisticato Oled e i pulsanti sono sostituiti
da un avveniristico touchpad con interfaccia grafica. (m.cia.)